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Il Pnrr e Laocoonte

“Cronache dalla galassia” di Enrico Zappa

Il piano di aiuti della Ue denominato Next Generation Eu, che in Italia conosciamo con l’acronimo di Pnrr, prevede due tipi di interventi: a fondo perduto (grants), ovvero sovvenzioni che non devono essere restituite, e finanziamenti (loans), ovvero risorse che devono essere restituite.

Le risorse per questi interventi, circa 725 miliardi di euro, saranno reperite dalla Ue sul mercato finanziario con l’emissione di specifiche categorie di titoli, ad un tasso di interesse che ci si aspetta nella media più conveniente rispetto ai tassi di finanziamento che possono spuntare i singoli Stati. La Ue sarà in grado di rimborsare i titoli emessi grazie al rimborso dei finanziamenti (loans) erogati nell’ambito dei Pnrr nazionali e grazie ai contributi che annualmente gli Stati membri versano.

Gli aiuti non saranno erogati in un’unica soluzione, ma in rate semestrali; la Ue verificherà l’attuazione dei Pnrr nazionali secondo criteri qualitativi e quantitativi, per assicurarsi che le risorse messe a disposizione siano state impiegate secondo i progetti presentati. La Ue ha inoltre previsto l’adozione di nuove fonti di entrata per consentire il rimborso dei prestiti: revisione del mercato dei certificati verdi, dazi su beni e servizi importati da paesi che non hanno gli stessi standard ambientali della Ue, riforma della tassazione degli utili delle multinazionali. Insomma, si tratta di aiuti che in ogni modo saranno ripagati alla Ue dagli Stati beneficiari e sulla cui modulazione, tra fondo perduto e finanziamenti, occorre fare riflessioni piuttosto complesse.

Proviamo a partire dalle conclusioni: Germania, fondo perduto 26 miliardi, finanziamenti zero, incremento occupazionale previsto +135mila; Francia, fondo perduto 39 miliardi, finanziamenti zero, incremento occupazionale previsto +157mila; Spagna, fondo perduto 70 miliardi, finanziamenti zero, incremento occupazionale previsto +250mila; Italia, fondo perduto 69 miliardi, finanziamenti 123 miliardi, incremento occupazionale previsto +24mila; Grecia, fondo perduto 17 miliardi, finanziamenti 12 miliardi, incremento occupazionale previsto +62mila (popolazione della Grecia: 11 milioni, popolazione della Lombardia: 10 milioni).

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