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Grigi, quale futuro?

Alessandria retrocessa in Serie C

Resta il rammarico, forte, di non aver saputo sfruttare al meglio l’occasione conquistata sul campo il 17 giugno di un anno fa. Quando tutto sembrava possibile e l’idea che il sogno atteso per 46 anni potesse durare solo dodici mesi non veniva neanche presa in considerazione. Invece il peggiore degli incubi si è concretizzato venerdì sera al Moccagatta, quando non è bastato avere a disposizione due risultati su tre per avere la meglio su un avversario che, pur essendo stato dietro per tutto il campionato, è apparso più brillante, più convinto dei propri mezzi e soprattutto capace di inanellare tre vittorie nelle ultime tre gare.

Facile pensare che sarebbe bastato ottenere qualche punto in più contro avversarie che non avevano nulla da chiedere alla stagione, ma la realtà è sempre più complicata di come sembra apparire. Nulla come la verità a volte può sembrare scomoda e lo stesso Moreno Longo, nell’immediato dopopartita con il Vicenza, ammette che il suo unico rammarico resta quello di «essere andati in B troppo presto».

Un paradosso, certo, quasi un’assurdità. Che però tale smette di essere se si pensa che salire in una categoria come quella cadetta significa tante cose, dal punto di vista tecnico certamente ma non solo. Un rammarico, quello del mister, legato al fatto di non avere avuto il tempo di realizzare il percorso tracciato al suo arrivo, quando le due parole chiave erano non a caso «programmazione e pianificazione» per far capire a tutto l’ambiente «cosa significasse un campionato di Serie B».

Una lezione che il mondo grigio ha imparato invece sulla propria pelle e senza dubbio nel mondo peggiore. Ora tutti aspettano le parole del presidente Di Masi, l’unico che possa dissipare le paure e arginare le voci che inevitabilmente iniziano a circolare in momenti come questi. Per chiarire, forse spiegare, di certo tracciare la rotta. Perché se una cosa lo sport insegna è che, dopo una caduta, si può ripartire. Sempre, provando anche a essere migliori di prima.

Marina Feola

Guarda anche la 24a puntata di Venticinquesimo minuto con ospite Riccardo Chiarello (clicca qui)

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