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Di Masi lascia o raddoppia?

“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli

Il titolo può apparire fuorviante perché da raddoppiare, a ben pensarci, non c’è granché. Semmai si tratta solo di continuare o, per dirla alla Bartali, di rifare tutto daccapo. È vero però che, dopo le recenti dichiarazioni del direttore sportivo Fabio Artico, tutta la città di fede grigia attende con autentica trepidazione di conoscere la posizione ufficiale del patron mentre gli inevitabili rumors di un addio, causa di inesorabile scoramento, da parte dell’uomo che ha saputo riportare l’Alessandria su importanti palcoscenici dopo quasi mezzo secolo la stan facendo da padroni.

È un po’ imprescindibile dopo quello che è successo, al pari delle più o meno accentuate leggende metropolitane su Di Masi sin dall’epoca del suo arrivo ad Alessandria e ai tempi dei grandi investimenti e delle campagne acquisti “grandi firme” mentre oggi, a far da sfondo a ogni possibile scenario, v’è una delusione troppo forte per il ritorno in Purgatorio dopo un solo anno di (quasi) Paradiso. La verità è che, se non c’è nulla da raddoppiare, anche lasciare non è poi così semplice dal momento che, per farlo, occorrerebbe disporre di un altro acquirente oppure della volontà di abbandonare l’Alessandria al proprio destino.

Nel primo caso pare non ve ne sia traccia (almeno per quanto è dato conoscere a noi, comuni mortali); quanto al secondo voglio credere che lo smisurato amore per la maglia da parte del nostro gli impedisca anche solo di ipotizzare un’eventualità del genere. Ecco quindi che, nell’attesa di più opportune conferme da fonte autentica, il dilemma di cui al titolo dovrebbe, più ragionevolmente, essere completato con il prefisso “per favore non” ed il suffisso “per favore sì“.

Guarda anche la 25a puntata di Venticinquesimo minuto con ospite Mario Di Cianni (clicca qui)

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