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Autunno, alimentazione e vitamine

La pediatra Sabrina Camilli

Circa 500 mg in forma di compresse orosolubili: è la quantità di vitamina C, dai noti effetti antivirali, che la dottoressa Sabrina Camilli ci ha consigliato nello scorso numero di Voce per supportare le difese immunitarie dei nostri bambini durante l’autunno. Con lei abbiamo parlato anche di vitamina D: i bimbi che la assumono correttamente o passano lunghi periodi all’aria aperta si ammalano meno rispetto a chi vive in luoghi chiusi o senza integrazione. Oggi proseguiamo il nostro discorso imparando a conoscere la vitamina B e soprattutto che tipo di alimentazione può aiutare i piccoli in questo periodo.

Dottoressa, se vediamo che i nostri piccoli danno già segni precoci di affaticamento, che vitamina ci può tornare utile?

«Altre vitamine da non dimenticare assolutamente in questo periodo autunnale sono quelle del gruppo B. Sottolineo in particolare l’utilità di avere livelli di vitamina B12 adeguati (i vegani devono integrarla, perché non la assumono con la dieta) come fattore antianemico e neuroprotettivo. Non va trascurata la vitamina B8, meglio conosciuta come acido folico: anch’essa è molto importante come fattore antianemico, immunitario e nella prevenzione delle cardiopatie. L’uso in forma di complesso delle diverse vitamine del gruppo può essere un valido supporto proprio per i bambini che si sentono già sotto stress con l’inizio del nuovo anno».

Ci darebbe qualche consiglio per far seguire ai nostri bambini e ragazzi una corretta alimentazione?

«Ricordo che se l’intestino del bambino è in equilibrio e ha una flora intestinale adeguata, quest’ultima provvederà essa stessa a produrre le vitamine del gruppo B necessarie, che verranno quindi assorbite correttamente dall’intestino. I miei consigli alimentari rispettano sempre le stesse regole: servire in tavola cibi il più freschi possibile (e “a km 0” se si riesce), invogliarli, anche attraverso preparazioni fantasiose, a consumare frutta e verdure dalle due alle tre volte al giorno; ridurre al minimo i cibi ricchi di “calorie vuote” e iper-zuccherini, come merendine, succhi di frutta, snack confezionati. Questo tipo di alimenti possono essere sostituiti da spremute, succhi e centrifugati preparati in casa, più economici e più sani, o da pane fresco accompagnato da una spolverata di marmellata senza zucchero, eventualmente anche con l’aggiunta di un piccolo strato di burro. I più golosi potranno sostituire la marmellata con un quadratino di cioccolato fondente. Un altro suggerimento da tenere ben presente è quello di mangiare di più al mattino e meno alla sera (come nel detto “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”). Seguire queste poche e semplici regole riduce la probabilità che i nostri bambini si ammalino più facilmente, saranno più agitati, riposeranno meno bene e non renderanno sia a scuola sia nello sport (ma anche nelle relazioni interpersonali) al meglio».

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