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Le vitamine che aiutano i bimbi in autunno

La pediatra Sabrina Camilli

La scuola è ricominciata, i primi timidi freddi iniziano a fare capolino e il pensiero di proteggere i più piccoli, per quanto possibile, dai mali di stagione, sta scalando la priorità delle liste di “cose da fare” che i genitori mentalmente stilano ogni giorno. Ma come aiutare i nostri bambini nel modo più utile e adeguato? Che integrazioni dare e come farsi supportare dall’alimentazione? Abbiamo chiesto lumi alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli.

Dottoressa Camilli, che vitamine possiamo dare ai bambini a settembre per facilitare una buona ripresa delle attività e soprattutto una copertura per i mesi invernali?

«Le vitamine sono dei nutrienti organici essenziali per la crescita, per la riproduzione e per il funzionamento del nostro sistema immunitario. Vengono richieste in piccole quantità nella dieta degli esseri umani e degli animali. Sicuramente la vitamina C ha un effetto importante nella cura e nella prevenzione delle malattie virali. Il premio Nobel (ne vinse ben due, per la chimica nel 1954 e per la pace nel 1962) Linus Pauling ha scritto molto sugli effetti antivirali della vitamina C: il suo utilizzo è importante sia come prevenzione sia durante le infezioni, perché è in grado di ridurre i tempi di malattia e convalescenza».

In che quantità è opportuno assumerla?

«Nei bambini consiglio i 500 mg in forma di compresse orosolubili, soprattutto se non assumono frutta e verdura freschi nelle adeguate quantità».

Che altre vitamine possono essere d’aiuto in questi mesi in cui pian piano arriva il freddo?

«L’altra vitamina che reputo molto importante con il ridursi delle giornate di luce e l’esposizione all’aria aperta è la vitamina D. Oggi viene definita anche “ormone”, in quanto proprio come altri ormoni deriva dal colesterolo e l’attivazione della luce solare le permette numerose funzioni, come la fissazione del calcio. Ha anche un’azione antidepressiva ed è risultata molto utile in caso di psoriasi. Nella mia esperienza clinica ho potuto constatare che i bimbi che la assumono correttamente o passano lunghi periodi all’aria aperta si ammalano meno rispetto a chi vive in luoghi chiusi o senza integrazione. Ricordo che i bambini di colore e quelli obesi e in sovrappeso (che sono purtroppo oggi in grande aumento) necessitano di una maggiore supplementazione, a causa di un maggiore consumo a livello metabolico della stessa vitamina D. Il dosaggio varia dalle 400 UI per i bimbi piccoli alle 800 – 1.000 UI per i bimbi in età scolare, fino ad arrivare alle 1.200 per il bambino in sovrappeso».

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