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La testa e la pancia di Silvio Bolloli – Follia ultrà

Follia ultrà, due parole usate e abusate da molti giornalisti, soprattutto quando le frange più calde del tifo si rendono protagoniste di atti di inaudita violenza a danno di persone o cose. Ma non è questo lo spirito del titolo: follia, vuole qui essere inteso nel senso più letterale del termine, dunque alla stregua di stupidità. Avendo personale e diretta conoscenza delle vicende dell’Alessandria Calcio, ho sempre considerato folle l’atteggiamento di parte della nostra Curva nei confronti di un uomo come Luca Di Masi il quale, pur con tutti gli errori commessi, ci aveva comunque regalato dieci anni di calcio ad altissimi livelli per quelli che erano i nostri standard, e ciò fino al coronamento del sogno della Serie B, spendendo moltissimo di tasca propria in pratica senza ottenere nulla in cambio se non un po’ di gloria sportiva. E invece aveva dovuto andarsene quasi di nascosto subendo attacchi personali e familiari con tanto di affissione di striscioni  perfino nella sua Torino. Ebbene, ho avuto l’ennesima conferma di come il male sia veramente diffuso come virus di tutto il calcio nostrano (altrove non so). Note sono infatti le contestazioni di parte del tifo juventino ai danni di una proprietà che ha fatto la gloria della Zebra da cent’anni a questa parte e altrettanto note quelle di parte del tifo milanista nei confronti di Berlusconi (una volta, esposero lo striscione “Cercasi Presidente”) ma io ne ho avuto una recente riprova in occasione di una partita di Serie A, Torino-Bologna, alla quale ho avuto il dispiacere di assistere perché, alla fine, si è trattato di uno scialbo 0-0. Per buona parte della partita, sia nel primo che nel secondo tempo, gli Ultras hanno mandato a quel paese Urbano Cairo, ripetutamente insultandolo e, follia delle follie, invitandolo a vendere (sì, ma a chi?). Solo qualche anno fa il Patron di Abazia di Masio disse che con i soldi investiti nel Toro avrebbe potuto comprarsi cento appartamenti, ma aveva fatto altre scelte: e questo è il ringraziamento? Lo ammetto, quando penso a certe frange del tifo concludo che non meritino uno sport bello come il calcio che, fosse solo per loro, farebbe probabilmente meglio a scomparire.

Silvio Bolloli

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