La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
L’Agenzia regionale per la Mobilità non ripristinerà le fermate dei treni alla stazione di Frugarolo Bosco Marengo. I pendolari, che da cinque anni viaggiano fra disagi e speranze disattese, sono in rivolta e le due amministrazioni comunali, che hanno sempre sostenuto gli abitanti, si rivolgeranno nuovamente alla Regione per sollecitare soluzioni e presentare proposte. Dal 2013, circa trenta treni della linea Genova-Alessandria-Torino non fermano più a Frugarolo. Tre treni sono stati ripristinati a tamburo battente, ma da giugno del 2014 la situazione, nonostante raccolte firme e sondaggi, è rimasta invariata. Per lavoratori e studenti ci sono attese forzate nelle stazioni, anche di quattro ore, sia al mattino che al pomeriggio in entrambe le direzioni. Ulteriori limitazioni il sabato, isolamento totale la domenica e sospensione totale delle corse ad agosto. I pendolari non si arrendono e si alleano con i sindaci. «Faremo un ulteriore appello alla Regione, per chiedere di rivalutare la situazione e sollecitare soluzioni, in estrema ipotesi cercheremo di ottenere iniziative di compensazione per i pendolari» dice Gazzaniga, sindaco di Bosco Marengo. «Siamo amministratori – continua Valdenassi, sindaco di Frugarolo – comprendiamo la difficoltà di impegnare risorse che non ci sono. Ma i treni ci sono, si tratta di modificare quattro fermate, togliendone una nelle stazioni dove c’è maggiore disponibilità di orari a favore di Frugarolo, per limitare i disagi ed evitare il crollo dell’utenza».
Daniela Terragni
