“Fede e medicina” di Franco Rotundi
La preghiera a supporto della scienza
Non possiamo dire: «Quando meno ce lo aspettavamo», perché da mesi le notizie che arrivavano dalla Cina e dal mondo, ci avevano fatto prendere coscienza del pericolo di questa epidemia-pandemia di coronavirus e della pericolosità per la salute, anche “quoad vitam” (leggi anche Il Coronavirus “invade” il mondo. Dobbiamo aver paura?). Ripetendo che non è questo il momento di fare polemica “politica”, di dire se il pericolo sia stato o meno sottovalutato, neanche però di essere ipocriti sulla salute, vorrei proporre alcune riflessioni. La prima è proprio un grande richiamo all’Umiltà: dei medici, degli scienziati, dei politici soprattutto che comunque debbono gestire questa grande emergenza di salute pubblica. Alcuni scienziati importanti, autorità a livello mondiale, da tempo paventavano un grande pericolo di diffusione. Proprio perché persone preparate e sapienti, avvertivano ed avvertono che molto poco si sa di questo virus Covid-19 a livello di patogenicità, subendo peraltro insulti da persone tutt’altro che umili, men che meno sapienti, che vedevano (non più ora evidentemente) tutto “sotto controllo”. Le misure prese ora (in ritardo o meno) saranno sicuramente appropriate, tuttavia sappiamo che, ad oggi, contro i virus non esistono terapie “veramente” efficaci, e i dati sull’andamento clinico della malattia che arrivano dalla Cina ,guarigione o mortalità, sono, per mille motivi, poco attendibili (leggi anche Coronavirus, evitiamo allarmismi).
La scienza e la medicina hanno un ruolo sempre fondamentale a livello di diagnosi precoce del contagio, isolamento e prevenzione: soprattutto a livello studio della malattia e sua prognosi, al momento, per forza di cose, in stato poco avanzato, esponendo a sopra o sottovalutazioni. Aggiungerei una riflessione sul monito che arriva da un susseguirsi di situazioni che gli uomini, nella globalizzazione ritengono controllabili facilmente, e non lo sono affatto, pur nella presunzione che deriva dalla conoscenza sempre maggiore. Tuttavia, ricordiamo che noi cristiani abbiamo un’arma potente in più: qui sta il richiamo forte alla preghiera, che non esclude certo la grande parte scientifica, anzi la supporta e la promuove. Vorrei però che come nelle pestilenze, fino alla scoperta della cura, i sacerdoti, i vescovi, ed addirittura molti pontefici, persino scalzi, scendevano in processione alla Madonna per ottenere la guarigione, ottenendola il più delle volte, vorrei che anche oggi tutti i cristiani si affidassero nella preghiera alla potente intercessione della Santissima Vergine Maria aiuto dei cristiani, Madonna della Salute, Regina delle vittorie.