“Mi ricordo…” a cura di Flavio Ambrosetti
Karol Wojtyla nasce il 18 maggio 1920 a Wadowice (Polonia). Viene eletto Papa il 16 ottobre 1978 e sceglie il nome “Iohannes Paulus II”. Nel suo pontificato è stato “Pellegrino nel mondo”, un Ufficio Petrino che dura 26 anni, fino alla morte, avvenuta il 2 aprile 2005 in Vaticano, tra la commozione del mondo. È stato il Papa del dialogo tra le religioni e le nazioni, con apertura agli Ebrei (ricordo la visita storica alla sinagoga di Roma, accolto dal rabbino Elio Toaff).
Con i giovani il dialogo è intenso: indice le “Giornate Mondiali della Gioventù”; famose restano le parole ai giovani: «Prendete la vita su di voi e fatene un capolavoro». Ricordo che quando morì Giovanni Paolo II ero preside incaricato al professionale “Fermi” di Alessandria. Vengono in presidenza alcuni studenti e chiedono di poter assistere ai funerali del Papa. In particolare uno studente molto sincero e dialogante, musulmano albanese, insiste sulla richiesta, un segno che tutte le religioni partecipano all’evento. Si hanno discussioni in ambito scolastico. Alcuni sono contrari a consentire la partecipazione.
Ricordo un bravo e valido funzionario amministrativo che dice: «Possono vederlo alla sera in registrazione tv», altri (tra i quali lo scrivente) sono favorevoli. Anche in altri istituti, tra i quali il “Nervi” (diretto dall’indimenticato preside Gallia) richiedono di poter seguire i funerali del Papa. In breve in tutti gli istituti di Alessandria si manifesta analoga richiesta. Con spontaneità viene organizzata la partecipazione a una Messa in Cattedrale. Decido di accompagnare gli studenti, che (liberi e volontari) si dirigono a piedi verso la Cattedrale. In piazza della Libertà ricordo che i negozi, i bar, come quello del Teatro sotto il porticato di Palazzo comunale, erano chiusi per lutto con cartelli affissi. Un bar di piazza della Libertà espone un televisore in modo che i passanti possano seguire il rito dei funerali: si fermano molte persone.
Giunti in Cattedrale noto che è gremita di giovani di varie fedi religiose e forse anche di alcuni scettici. Ma la stima e l’affetto per il Papa dei giovani era evidente. Celebra la Messa il parroco della Cattedrale alessandrina don Gianni Toriggia, attuale Vicario generale della Diocesi. Si stupisce delle folta presenza di giovani e in un breve ma efficace discorso dice, lo ricordo: «La vostra presenza numerosa fa sperare bene per il futuro di Alessandria e anche della diocesi».
In chiesa c’è un silenzio e un raccoglimento profondo. Erano presenti studenti di tutte le scuole cittadine. Ecco, un fatto accaduto in Alessandria, tra gli studenti della città. Un episodio che, nella mia esperienza scolastica, mi è rimasto vivo nel ricordo, mi ha commosso, così come le parole di don Toriggia.
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