Home / Rubriche / Collezionare per credere / Uno Stivale che vale…

Uno Stivale che vale…

“Collezionare per credere” di Mara Ferrari

Finalmente la pandemia ci concede molto di più di una piccola gita fuori porta e l’estate ci consegna le chiavi di una meritata vacanza nella nostra penisola, così variopinta e prodiga di ogni tipo di esperienza, prima fra tutte climatica. Passiamo in rassegna tutte le regioni illustrando, in forma schematica, tre ragioni per visitarle, ossia i simboli dello stivale, che i raccoglitori puntualmente conoscono e regalano ad amici e parenti…

Chi non ha mai acquistato la pasta tipica di una località, per esempio o la calamita col monumento emblematico di una città famosa?

Abruzzo: i maccheroni alla Chitarra, tipica pasta all’uovo; Frappiglia maschera che ingannò il diavolo e il Gran Sasso, montagna più alta dell’Appennino. Basilicata: gli Strascinati, i Rumiti (rito carnevalesco) e i Sassi di Matera. Calabria: i Maccaruni, Giangurgolo e i Bronzi di Riace. Campania: i Piccheri, orgoglio della cucina campana, Pulcinella e il Vesuvio. Emilia Romagna: i Tortellini, eccellenza della tradizione culinaria emiliana, il dottor Balanzone e le due Torri di Bologna.

Friuli Venezia Giulia: i Cjarsons, ravioli che uniscono il salato della pasta al dolce del ripieno con cui vengono serviti, i Pust, maschere coloratissime e il Castello di Miramare, romantica residenza principesca. Lazio: i Bucatini, Rugantino e la Scalinata di Piazza di Spagna coi suoi 135 gradini di travertino bianco. Liguria: le Trofie, Capitan Spaventa e la Caravella che Colombo utilizzò durante l’epico viaggio verso le Americhe. Lombardia: i Casoncelli, Arlecchino e il Duomo di Milano.

Marche: i Maccheroncini di Campo Filone, prima pasta ad aver ottenuto il riconoscimento Igp, Mosciolino e le Grotte di Frasassi. Molise: i Cavatelli, il Diavolo di Tufara e l’abbazia benedettina “San Vincenzo al Volturno”. Piemonte: gli Agnolotti, Gianduia e la Mole Antonelliana, capolavoro di ardita costruzione architettonica. Puglia: le Orecchiette, Marinella e il Trullo, antica e iconica abitazione in pietra. Sardegna: i Malloreddus, specialità gastronomica sarda, i Mamuthones e i Nuraghi. Sicilia: le Busiate, formato di pasta ricco di mistero e tradizione, Beppe Nappa e il Teatro di Taormina, luogo l’ineguagliabile bellezza.

Toscana: le Pappardelle, regine della pasta fresca, Stenterello e la Torre di Pisa. Trentino Alto Adige: i Canederli, la maschera di Wudelen e il Campanile di Curon, scenario di un’antica leggenda. Umbria: gli Strangozzi, Bartoccio, e la Basilica di San Francesco d’Assisi. Valle d’Aosta: gli Chnèfflene, primo piatto tipico della regione, Landzette, maschera che allontana gli spiriti maligni e il Castello di Fènis, uno dei castelli medievali più celebri della penisola. Veneto: i Bigoli, Pantalone e Colombina e il Leone di San Marco.

Leggi altri articoli di “Collezionare per credere”:

Check Also

Virus, batteri e influenze invernali: i consigli della pediatra Sabrina Camilli per combatterli

Il freddo invernale sta già bussando alle porte e sicuramente aumenterà la necessità dei nostri …

%d