Papa Francesco è diventato per tante persone un punto di riferimento per quello che dice e per i suoi comportamenti, in particolare per la coerenza tra come vive e come parla, come si comporta e come chiede di comportarsi. Ma il Papa, in questi cinque anni, ha comunicato molto anche con gli scritti, riuscendo a collegare gesto, parola orale e scrittura: altro che «indeterminatezza» o «sentimentalismo», come qualche superficiale e frettoloso commentatore aveva detto. Il magistero di papa Francesco realizza uno degli auspici del beato Paolo VI: servono maestri che siano anche e soprattutto testimoni. Da qui i nostri «Martedì», un viaggio nel Bergoglio-educatore, attraverso i tre testi principali, per ora, del pontificato. Un’occasione per discernere, tra i tanti messaggi che riceviamo, e concentrarsi su tre testi di grande densità. Si comincerà martedì 20 marzo con l’enciclica Laudato si’, dove il Papa ricorda al mondo la cura del creato. Non una ricerca scientifica sull’ambiente, ma un’innovativa e coerente proposta di sostenibilità francescana. Ci aiuterà a decifrare la ricchezza dell’enciclica il tortonese professor Luciano Valle, noto studioso ecologista, autore di un interessante volume di commento e inquadramento della Laudato si’ (che sarà disponibile per l’occasione). Il 27 marzo il professor don Maurilio Guasco proporrà una chiave di lettura dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium. Quando uscì, nel novembre 2013, Alberto Bobbio di «Famiglia cristiana» scrisse che si trattava di un testo completo, pedagogico, con il quale Francesco «prende per mano il lettore e gli indica la via giusta per far diventare il Vangelo rilevante nell’attualità del mondo e nell’attualità della Chiesa». L’ultimo appuntamento sarà martedì 6 marzo e avrà per oggetto la Amoris laetitia, l’esortazione post-sinodale sulla famiglia e sull’amore. A raccontarne genesi e contenuto è stato chiamato il capo-redattore di Avvenire Luciano Moia, uno dei più profondi conoscitori del testo e delle problematiche familiari cui il testo rimanda. Servirà anche ad aiutarci a leggere tutto il testo, e non soltanto un singolo capitolo, o addirittura un singolo paragrafo su 325. E sarà anche una prima occasione per recepire le indicazioni dei vescovi piemontesi, che hanno, qualche settimana fa, diramato una nota dal titolo «Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito (Sal 34,19). Accompagnare, discernere, integrare», volta a dare attuazione a un aspetto importante della Amoris laetitia. Come di consueto, i «Martedì» si svolgeranno nell’Auditorium della Parrocchia di san Baudolino (via Bonardi, 13 Alessandria), alle ore 21, e ogni incontro si concluderà con l’intervento del Vescovo monsignor Guido Gallese.
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