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Business man covering his ears.

Il punto di Vista – Silenzio assordante

Spesso si sente dire o si scrive che c’è un “silenzio assordante” su questioni importanti che riguardano la collettività, oppure noi come singoli individui. A me non mancano le parole e quando incomincio non so quando finirò. Capisco che devo tacere quando sono davanti a una persona che parla pochissimo. Faccio memoria della sua storia passata e presente e cerco di portare alla luce i suoi pensieri e sentimenti. Trovo la chiave per entrare nella porta del suo cuore. Un cuore che si mette in sintonia con un altro cuore. Un linguaggio non verbale che coinvolge e sconvolge. Il fiume di parole va verso il mare e non si può fermare, ma le parole del cuore restano… Tu hai sofferto nella vita, hai chiesto a Dio, perché sei credente, il senso del tuo vivere su questa terra. Hai provato a risorgere una prima volta senza però chiedere aiuto ad alcuno perché pensavi che nessuno ti avrebbe capito. Un fallimento! Niente amici o amiche, niente sfoghi della tua anima inquieta. Ti fanno compagnia i ricordi… Ecco tua madre, quanto era bella e dolce tua madre! Ti ha insegnato ad amare perché lei ti amava tanto. La tua infanzia trascorre serena; la buona scuola ti fa crescere in sapienza, rettitudine e rispetto verso il prossimo. Tuo padre? Scompare prima di entrare nel tempo della tua giovinezza e da quel maledetto giorno i “perché” affollano la tua mente e non c’è risposta credibile e accettabile. È fuggito come un estraneo che non lascia niente alle spalle. Tutto distrutto! Non tornerà più. Ha scelto un’altra vita, ha spezzato il tuo cuore e quello di tua madre che se ne è andata nell’altro mondo prima del tempo. La ferita resta aperta e sanguina. Poi… un benedetto giorno… arriva la rivincita. Il bene vince il male. Ti guardi intorno e scopri che puoi e vuoi fare qualcosa per questa società in crisi. Raccogli i fiori che non contano nel giardino della tua casa, quelli che non profumano, che non attirano per la loro bellezza; ne fai un mazzetto, lo porti sulla tomba della tua amatissima mamma, le parli e le fai una solenne promessa: “da oggi la mia vita cambia perché così voglio e tu vuoi”. E così mani, braccia, piedi, mente e cuore tuoi sono per gli altri, quelli dimenticati o ignorati, quelli che hanno urgente bisogno di AMORE, che non lo chiedono con le parole perché non sono capaci, ma con gli occhi in cui tu affondi i tuoi, felice di aver trovato la tua strada per la rinascita. Questa volta è un successo perché hai capito. Il tuo silenzio assordante diventa Parola di Vita, Vita buona in umiltà da trasmettere a chiunque e per me una lezione: andare oltre le parole umane, cercare quelle del cuore.

Adriana Verardi Savorelli

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