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Speciale Festival della Parola – Incontri sulla bellezza

Dopo i primi tre appuntamenti, proseguono gli incontri sulla via della Bellezza. Siamo giunti alla seconda tappa del nostro percorso, nei precedenti incontri abbiamo ricordato che spesso dobbiamo fare i conti con una realtà difficile in cui è facile sentirsi nel buio e non vedere più oltre le cose. In questi casi “cambiare tutto” ci sembra la soluzione. Ma noi possiamo scegliere se cambiare le cose, sapendo che tanto i problemi vengono sempre con noi, oppure cambiare prospettiva sulle cose. Abbiamo iniziato appunto il nostro cammino chiedendoci da subito: «Che cos’è la Bellezza?». E ci siamo detti che la Bellezza è un segno, cioè una realtà che appartiene al nostro mondo attraverso cui traspare una realtà più profonda che le dà significato. Quindi la bellezza sta dentro le cose e bisogna scoprire come andare oltre il “velo”. Come fare questo? Dicevamo che dovremo imparare l’arte di guardare le cose da un’altra parte, ma che non possiamo farlo attraverso una nostra iniziativa. Pertanto ci siamo messi alla sequela di Gesù, lasciandoci condurre in disparte sul “monte alto”. Capendo che, fintanto che stiamo nelle cose, le continueremo a guardare allo stesso modo di sempre.

La trasfigurazione fondamentalmente è una storia della scoperta di un segreto. Lì, sul monte alto, attraverso la trasfigurazione ci viene mostrato il segreto di Gesù, chi è veramente Gesù fino in fondo: «Questi è il figlio mio, l’amato, ascoltatelo». Il motivo, per cui Gesù fa tutto quello che fa, è che c’è un Padre che lo ama. Gesù vive perché c’è un Padre che lo ama. È proprio questa la prima esperienza che ci serve per entrare nel mondo, ossia guardare le cose secondo una più grande profondità. Dovremo cambiare prospettiva, ma non semplicemente cambiando punto di osservazione, ma iniziando a vedere le cose secondo la prospettiva di Dio Padre, iniziando a percepire quello che mi accade come segno di qualcuno che mi vuole bene. Ecco allora che la bellezza è un segno della carità di Dio e della sua compagnia; e ogni volta che lui ci offre un segno di bellezza è per riaccendere in noi il desiderio di verità. Riscopriamo una Bellezza che non è solo apparenza, ma è molto più profonda, una Bellezza che illumina la vita e ci fa riscoprire il Bello nascosto dietro le cose; riscopriamo un luogo in cui si può incontrare Dio e nel quale Lui desidera parlare al nostro cuore. Mettendoci in ascolto della Parabola del Seminatore scopriremo come coltivare questa Bellezza nel nostro cuore, attraverso un processo di guarigione del nostro udito. Siamo partiti con la necessità di imparare l’arte di guardare, ora dovremo impareremo l’arte di ascoltare. L’appuntamento è per sabato 15 dicembre alle ore 15 nella parrocchia del Cuore Immacolato, per continuare insieme questo intenso percorso per riscoprire il Bello della vita.

Alexander Novello

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