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Vescovo Guido: «Ecumenismo non significa rinunciare alla propria identità»

Unità dei cristiani: Eccellenza, a che punto siamo secondo lei?
«Siamo al punto in cui c’è una maggiore coscienza del problema ecumenico. E dunque c’è una maggiore attenzione, sensibilità e preghiera. Questo è peraltro un punto molto importante».

Dove sta scritto che i cristiani devono essere uniti?
«È scritto nel Vangelo secondo Giovanni al capitolo 17, dove Giovanni riporta con una certa ampiezza i discorsi di Gesù all’ultima cena dal capitolo 13 fino al capitolo 17. Cinque capitoli di discorsi di Gesù. Gesù prega il Padre che “tutti siano una sola cosa; come tu Padre sei in me e io in te siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 13,17-21). L’unità che Gesù chiede è un’unità che trova il suo esempio nella unione tra il Padre e il Figlio all’interno della Trinità».

Qual è il valore di questa unità?
«Gesù dice che l’unità è quella che fa credere al mondo che il Padre lo ha mandato. Tutte le volte che non la manifestiamo al mondo diamo adito al pensiero che questa disunione sia il segno del fatto che le religioni sono umane e non divine, e quindi de facto che Gesù non è stato mandato da Dio Padre».

Che cosa vuol dire per noi cattolici “essere ecumenici”? Significa rinunciare a qualcosa della nostra identità?
«Significa incontrarsi con fratelli che hanno una tradizione storica ed ecclesiale differente dalla nostra e provare a condividere, per quanto possibile, la nostra esperienza di Chiesa. L’ecumenismo non è rinunciare alla propria identità, ma semmai riconoscerla e scoprirne in modo più corretto il valore veritativo».

Eccellenza, lei che cosa augura a chi si sta impegnando in questo senso?
«Di camminare con costanza e fiducia, nel rispetto dell’alterità dei fratelli e delle sorelle, per creare e rafforzare un legame di unità e di comunione, fin dove possibile, che manifesti la nostra origine, che risiede in Dio. Ogni sforzo è un dono prezioso per le Chiese e manifesterà sempre di più con il passare degli anni la sua significatività in ordine all’essere veri cristiani».

a cura di Carlotta Testa

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