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Visita agli “ultimi” – Il Papa da chi non può partecipare

Papa Francesco è arrivato a Panama mercoledì 23 gennaio alle 16.30. Ad attenderlo all’aeroporto internazionale di Tocumen oltre duemila persone con balli, danze e la cerimonia di benvenuto. Oltre al programma tradizionale, in Centroamerica il Papa vivrà due incontri significativi: il primo con i giovani di un carcere minorile e il secondo con i giovani malati di Aids. Con uno sguardo rivolto sempre ai più deboli e agli emarginati, Francesco vuole portare la Giornata mondiale della Gioventù anche a chi fisicamente non potrà esserci. Due opportunità per toccare con mano anche un’altra faccia della medaglia di questa Gmg: i giovani che vivono nella sofferenza e nella malattia.

Quindi, nella giornata di venerdì 25 dedicata alla Via Crucis, il Pontefice si trasferirà in mattinata al Centro de Cumplimento de Menores Las Garzas de Pacora, dove incontrerà i 200 giovani detenuti. Qui si svolgerà anche la liturgia penitenziale, con il Papa che confesserà alcuni giovani detenuti nei confessionali realizzati da loro.

Il secondo incontro è fissato per domenica 27 gennaio. Quando papa Francesco si recherà in visita alla Casa Hogar El Buen Samaritano, una struttura dove si assistono persone affette dal morbo dell’Hiv-Aids. La Casa, nata nel 2005, si trova nel “Corigimiento de Juan Diaz”, a solo tre chilometri dal centro di Panama City, vicino alla parrocchia di Santa Maria del Camino. Qui sono accolte 16 persone dai 18 ai 76 anni, come raccontano gli inviati del Sir, il Servizio informazione religiosa. «Venendo qui il Santo Padre da valore non solo a quello che facciamo ma anche a chi vive qui.  I malati di Hiv sentono di non valere niente» commenta padre Domingo Escobar, il direttore del Centro. Padre Domingo prosegue: «Contratto il virus sentono di perdere tutto, anche la dignità. Papa Francesco con la sua presenza dirà invece che non è vero, che la loro vita ha valore immenso e che tutti possono e devono avere un posto nella società. Li aiuta a ritrovare stima in se stessi».

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