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Il Pin dell’Inps va in pensione

Da giovedì 1° ottobre arriva lo Spid

Dal 1° ottobre 2020 l’Inps manda in pensione il Pin che sarà sostituito dallo Spid (Sistema pubblico di identità digitale) e da altre credenziali di accesso quali Cie 3.0 (Carta d’identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi). Il passaggio da Pin a Spid risponde all’esigenza di modernizzazione dei servizi in chiave di inclusione e partecipazione digitale, in ottica di semplificazione del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione e con vantaggi a favore delle politiche nazionali di digitalizzazione e ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche.

L’Inps ha valutato opportuno, anche in considerazione della vasta platea di utenti che giornalmente utilizzano il Pin per accedere ai suoi servizi on line, di adottare tali innovazioni in modo graduale. Ci sarà una prima fase, che si avvierà il 1° ottobre e la cui durata non è ancora stabilita, in cui non saranno rilasciati nuovi Pin, ma gli utenti già dotati di Pin potranno continuare a rinnovarlo e utilizzarlo. Questa fase propedeutica consentirà ai cittadini di familiarizzare con l’utilizzo di Spid e con tutte le potenzialità proprie di un codice unico che consentirà di accedere ai servizi di oltre quattro mila pubbliche amministrazioni.

Al termine del periodo di transizione, anche in base all’andamento del processo di familiarizzazione con l’utilizzo di Spid, l’Istituto di concerto con il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, l’Agid e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, stabilirà la data definitiva di cessazione definita di validità dei Pin. Dopo il 1° ottobre i Pin Inps dispositivi saranno rilasciati esclusivamente agli utenti che non potranno richiedere Spid, come i minori di diciotto anni, le persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno, gli stranieri che non possiedono un documento di identità rilasciato in Italia.

Tutte le informazioni sulle potenzialità di Spid sono a disposizione degli utenti sul sito www.inps.it nella sezione “Accedere ai servizi”. In questa sezione del sito Inps gli utenti troveranno tutte le indicazioni e le spiegazioni sul funzionamento di Spid, sui documenti necessari per richiederlo, su quali siano gli Identity Provider (Enti gestori delle identità digitali autorizzati da Agid), sui diversi livelli di sicurezza di Spid. In questa sezione è anche presente un tutorial che illustra come attivare la Cie, ulteriore credenziale di accesso ai servizi on line erogati da Inps.

«In un’economia iperconnessa, l’identità digitale sta diventando un fattore determinante per la transizione digitali. La necessità di stabilire identità individuali in modo univoco, accurato, rapido e sicuro non è limitata agli individui ma si estende a persone giuridiche, macchine e dispositivi» ha commentato la ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione, Paola Pisano, alla conferenza stampa dell’Inps del 25 settembre.

«L’innovazione non è mai un processo immediato, né può nascere indipendentemente dai cittadini. L’innovazione va sostenuta e incoraggiata con la partecipazione di tutti: se il compito della Pubblica amministrazione è quello di offrire servizi il più possibile digitali e semplici, quello dei cittadini è prender parte al cambiamento, imparando ad utilizzarli e prendendo confidenza con i nuovi strumenti. L’epidemia da Covid ci ha dimostrato che possiamo farlo. Non dobbiamo attendere il cambiamento, ma quel cambiamento lo dobbiamo fare noi come autori e protagonisti e mai come spettatori» ha poi aggiunto il ministro.

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