Giovani che guardano al futuro

“Il contrappello” di Paolo Massobrio

Nell’articolo uscito questa settimana su Avvenire ho parlato dei provvedimenti adottati per scongiurare la diffusione del Covid che scontentano e dividono: c’è chi vorrebbe un lockdown totale e chi propone provvedimenti da attuare provincia per provincia o almeno in un tempo adeguato.

Così invece rischiano di incrementarsi i conflitti su questioni temporanee, perdendo di vista quella principale (che è come contenere il virus), e di acuirsi i conflitti tra le generazioni con gli anziani, disillusi, che aspirano solo a un futuro sereno, e i giovani che auspicano un rilancio di tutte le attività.

Questo pensiero si è concretizzato durante la visita, fatta la scorsa settimana, al caseificio cooperativo San Pietro di Goito, dove ho scoperto che dietro ai progetti di rilancio c’è un gruppo di giovani che, pur non avendo cariche ufficiali, progetta il futuro. Per Stefano Pezzini, presidente della cooperativa, è proprio il confronto con i giovani la risorsa su cui puntare. Giovani che non possono essere mortificati dalla generale incertezza. Ma le certezze ognuno di noi le può costruire: basta considerarci insieme.

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