“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli
Bizzarro il calcio: quando sembrava che il destino dell’Alessandria fosse quasi segnato verso una certa (o quasi) retrocessione in Serie C, ecco che la vittoria con il Pordenone – per mera coincidenza contemporanea alle sconfitte delle dirette competitors (Vicenza e Cosenza) – ha di botto rinfocolato le speranze del “Vecchio Orso” con una salutare boccata d’ossigeno in vista della fase finale del campionato.
Attenzione però, la sostanza non cambia perché l’Alessandria è sempre ad elevatissimo rischio tant’è che credo ogni tifoso metterebbe la firma per arrivare, quantomeno, ai play-out posto che una salvezza diretta appare più che un miraggio. Il fatto, però, di aver un po’ risollevato la statistica delle reti all’attivo e al passivo andando due volte a bersaglio senza prender goal e l’aver rispedito a distanza di sicurezza il Vicenza (che, nel frattempo ha mandato a casa mister Brocchi) e il Cosenza (che pure in caso di vittoria adesso non ci acciufferebbe), è stato un bel passo.
Il sol dell’avvenire è ancora ben lungi dal mostrarsi tra fitti cumuli di nembi ma oggi possiamo dire che l’Alessandria, se avrà la capacità di non commettere passi falsi e riceverà anche un pizzico di aiuto dalla Dea Bendata, potrà giocarsela fino alla fine. Senza presunzioni di superiorità ma, al contempo, anche senza complessi di inferiorità… perlomeno rispetto alle dirette antagoniste.
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