Home / Chiesa / Il saluto del Vescovo al Santo Padre

Il saluto del Vescovo al Santo Padre

Udienza in Vaticano/1

Santità,

le celebrazioni per il 450° anniversario della morte del papa San Pio V, alessandrino eletto al soglio di Pietro, sono l’occasione propizia per rinsaldare i nostri plurimi legami con Roma. Alessandria nasce per volontà del Pontefice Alessandro III e, in segno di riconoscenza, gli dedica il suo nome: dunque il legame con il Papa e con Roma è per noi costitutivo.

Mi faccio interprete dei cuori dei fedeli della Chiesa che è in Alessandria per dirLe, anche a nome delle autorità, che è una grande gioia essere qui alla presenza del successore di Pietro, il Vescovo di Roma Francesco. E lo è in particolare per me: questo incontro mi richiama alla memoria San Paolo, che si reca a Gerusalemme per dare la mano destra agli apostoli in segno di comunione e mi immedesimo nei suoi sentimenti. Grazie, Santo Padre, per questo servizio alla comunione, così prezioso per la nostra Chiesa. Grazie particolarmente oggi, in questa nostra società occidentale che langue sotto le spinte disgreganti dell’individualismo, figlio del benessere economico. Ci accompagni, Santità, nel portare comunione laddove c’è disgregazione.

La nostra Diocesi sta vivendo il passaggio alle Unità pastorali. Questa è la preziosa occasione in cui, profittando dei necessari cambiamenti di carattere organizzativo, possiamo organicamente impegnarci in una conversione pastorale. Essa, nel desiderio di raggiungere ogni fratello, anche il più lontano, sicuramente toccherà anche i nostri cuori, in un circolo virtuoso che porterà tanto bene alla nostra comunità. Siamo consci del fatto che sarà un cammino molto lungo, ma la nostra forza è percorrerlo insieme, sinodalmente. Il Sinodo Diocesano che abbiamo iniziato ha già evidenziato luci e ombre delle nostre comunità: è una grande grazia, perché metterci al cospetto di Dio e dei fratelli nella verità è il passaggio imprescindibile di un’autentica conversione pastorale.

Tra le varie esperienze pastorali di questi dieci anni di episcopato, mi è caro, Santità, condividerLe quella del Consiglio Diocesano Permanente. Quando lei scrisse la “Evangelii Gaudium”, uno dei passaggi che maggiormente mi risuonò nel cuore fu quello sull’impegno dei laici, e in particolare delle donne, all’interno della Chiesa: «Si deve garantire – scrisse – la presenza delle donne anche nell’ambito lavorativo e nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti, tanto nella Chiesa come nelle strutture sociali» (Evangelii gaudium 103). Nel corso del ministero mi sono reso conto che il luogo della maturazione delle decisioni importanti non è il Consiglio Pastorale Diocesano, ma il Consiglio Episcopale.

Così Le scrissi una lettera, ma per qualche mese non ebbi nemmeno il coraggio di spedirla. Quando finalmente Gliela recapitai, Lei mi telefonò, mi incoraggiò e mi diede qualche consiglio per realizzare questo progetto. Io mi mossi, ma le obiezioni che incontrai mi riempirono di dubbi. Tornai a parlarLe e Lei mi disse: «Sei giovane: certe cose, se non le fanno i giovani, chi mai le farà? Prova! E se sbaglierai, pazienza: anche il Papa sbaglia». Il 19 marzo 2016 iniziammo dunque il Consiglio Diocesano Permanente e oggi sono qui a testimoniarLe che l’apporto dei laici, uomini e donne, è stato un arricchimento notevole in ordine a consigliare il Vescovo sulle scelte pastorali; inoltre ho anche scoperto che, organizzando il Consiglio come una comunità, si avverte la grande differenza tra un gruppo di persone esperte che danno consiglio al Vescovo e una comunità cristiana che, sotto la guida del Vescovo, collabora alla conduzione della grande comunità diocesana: la grande comunità è contagiata dalla dinamica della comunità più stretta. Anche questa esperienza è motivo per esprimerLe la mia gratitudine.

Santo Padre, ascoltiamo molto volentieri quanto Lei vorrà dirci quest’oggi, promettendo di farne oggetto di discernimento per la vita della nostra Chiesa Alessandrina. Il Signore benedica il Suo ministero e continui a renderlo fecondo!

Città del Vaticano, Aula Paolo VI, sabato 17 settembre 2022

Leggi anche:

Check Also

Martedì d’Avvento: resistenti per amore, la figura di Gino Pistoni

Fede e santità nella Resistenza Martedì scorso, 26 novembre, si è aperta, presso l’Auditorium della …

%d