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Nelle mani di Rebuffi

“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli

Risparmiando le ironie di qualche addetto ai lavori sull’arrivo dei fratelli Renault in grigio, mi pare che la finestra di mercato abbia inequivocabilmente comprovato la volontà della proprietà di raddrizzare la stagione e di lanciare i Grigi sulla via della salvezza.

Sia chiaro, anche a uomini immutati e con lo stesso allenatore, l’Alessandria era riuscita a scongiurare il rischio dell’ultima posizione in classifica e qualche probabilità di salvaguardare la propria permanenza tra i professionisti ce l’aveva comunque, ma è chiaro che la fragilità tecnica della rosa – a dispetto della buona volontà degli uomini – e il senso di precarietà lasciato da certe prestazioni, ci avrebbero fatto vivere col patema d’animo fino alla fine del Campionato per cui qualche ritocco appariva, onestamente, inevitabile e indifferibile.

Il tutto per tacere del clima di ostilità da parte di una, sia pure contenuta, parte del tifo nei confronti del presidente e dei suoi collaboratori che certamente non agevolava la serenità dell’ambiente a fronte di uno Stadio sempre più desolatamente povero di spettatori. Ecco quindi che l’arrivo dei rinforzi in difesa (Sabbione in primis), a centrocampo (Guidetti e Lamesta) e in attacco (Cori), oltre agli ultimi arrivi accennati in principio, è stato qualcosa da leggersi senza alcun dubbio in termini positivi.

D’accordo, non saranno arrivati i fenomeni del calcio ma si tratta comunque di elementi di esperienza, anche in categorie superiori, che potrebbero dare all’Alessandria quel salto di qualità e di personalità molto importante per affrontare al meglio ciò che resta della stagione. In tal modo, con un esercito più attrezzato, anche il Generale Rebuffi avrà meno alibi.

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