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Speciale Centauri/1: Gianfranco “Gil” Ferraris, sindaco di Castellazzo Bormida

Speciale Centauri 2o23

Il sindaco di Castellazzo Bormida, Gianfranco “Gil” Ferraris

Ferraris, lei è sindaco di Castellazzo da sempre…

«La prima volta che mi hanno eletto era nel 1995, quindi siamo nel secolo passato (sorride). Poi ho fatto due mandati e sono stato “giù”, come dice la legge. Sono ritornato, e questa è la quinta volta che faccio il sindaco».

Si ricandiderà?

«È possibile essere rieletti per un’altra volta, ma vedremo se sarà il caso di farlo. Se uno vuole bene anche al paese, deve fare delle scelte perché crescano i giovani. Non bruciarli, ma anzi farli crescere al momento giusto».

Per fare il sindaco di Castellazzo bisogna avere una passione per le due ruote. È davvero così?

«Diciamo che non c’è scritto da nessuna parte, in passato non era così. Ma il raduno dei Centauri e la Madonnina sono molto coinvolgenti nella nostra comunità… noi dividiamo i tempi dell’anno così: “prima dei Centauri” e “dopo i Centauri”. In questi anni siamo riusciti a coinvolgere tutta la comunità intorno al raduno e alla festa religiosa. E poi c’è anche il momento di svago mettendo in mezzo tutte le attività commerciali: come gli spettacoli di intrattenimento e la “Mezza notte bianca”, che inizia dopo la funzione religiosa del sabato sera e termina a notte inoltrata. È un momento di grande aggregazione e di grande successo. Il paese attende, costruisce e si prepara a questo evento».

E il sindaco non è preoccupato?

«Il sindaco è preoccupatissimo. Come le prime volte. Adesso sappiamo già come fare, ma la preoccupazione rimane. Sono molto contento perché siamo riusciti in questi anni a coinvolgere tante attività e, soprattutto, le associazioni: sono un gruppo già organizzato per situazioni che, magari, non c’entrano niente con i Centauri, ma vogliono fare la loro parte. Così tutti insieme si crea questo momento di grande festa che è la “Mezza notte bianca”. In realtà la nostra festa patronale è alla terza domenica di settembre. Una volta, quando eravamo piccoli e le scuole iniziavano a ottobre, era un momento di festa. Adesso, iniziando a settembre, non esce più nessuno. Allora abbiamo pensato, in questi anni, di puntare di più sui Centauri. Salvaguardando gli aspetti diciamo così religiosi. Infatti la festa inizia non appena finisce la funzione in chiesa del sabato».

Il sindaco è responsabile dell’ordine pubblico. Ha mai avuto problemi importanti da questo punto di vista?

«Con le norme che ci sono adesso per la “Mezza notte bianca”, per esempio, c’è il piano di sicurezza vidimato dalla questura e dall’Asl. Alcune vie del paese sono bloccate e quindi ci sono dei volontari pronti a muoversi con le macchine di soccorso in caso di emergenza. Più di 70 persone sono occupate nella sorveglianza, tra la Protezione civile e gli amici dell’Unione dei Carabinieri. Sono delle belle ore di svago, tutto gratuito, salvo ovviamente la degustazione dei prodotti».

Che ricordi personali ha del raduno dei Centauri?

«Io ho iniziato innamorarmi delle moto già da piccolo. Mia mamma mi accompagnava al raduno, la domenica mattina, a vedere le moto. Crescendo, andavamo a vedere i gruppi folcloristici degli spazzacamini della Svizzera. Poi ho preso la Vespa a 14 anni, e un mese fa ho comprato la terza moto: un’emozione che cresce e non tramonterà mai. Vedo dei nostri associati che hanno magari più di 80 anni e, nonostante tutto, vengono con noi ai raduni all’estero».

Lei che cosa chiede alla Madonnina dei Centauri?

«Innanzitutto, che protegga tutti i motociclisti. Perché quando sei in moto sei sempre in una situazione precaria: sei in equilibrio. Infatti tutti noi, prima di partire per dei grandi viaggi, facciamo un salto alla Madonnina. E abbiamo sempre tra noi, nel bauletto, la sua immaginetta. Perché sappiamo che ci protegge».

Saranno tante anche le delegazioni estere, quest’anno.

«Le delegazioni estere sanno di essere eredi di quei primi Centauri che nel 1946 hanno attraversato, eroicamente, l’Europa, solo per venire qua e, in un abbraccio fraterno, liberarsi dalla guerra. E così, nel ’47, c’è stata la Bolla papale: hanno visto che è una cosa straordinaria, e bisognava “investirla” in modo ufficiale. Questa è la caratteristica del raduno della Madonnina dei Centauri: è un evento religioso, con le sue regole. Se si va al raduno del circuito dell’Isola di Man o quello di Monza le regole sono diverse… ma il nostro è uno dei pochi, se non l’unico, raduno religioso».

Vuole ringraziare qualcuno?

«Vorrei ringraziare il Motoclub “Madonnina dei Centauri” di Alessandria, che ha la titolarità dell’organizzazione e con cui andiamo perfettamente d’accordo. E ringrazio tutti quelli che ogni anno collaborano, perché siamo un grande popolo di volontariato, ad Alessandria e a Castellazzo».

Testi raccolti da Andrea Antonuccio
Foto di Giorgio Ferrazzi

I Centauri in DIRETTA

Anche quest’anno seguiremo la 78a edizione dei “Centauri“.

Sabato 8 luglio dalle 18.30, sul piazzale del Santuario della B. V. della Creta di Castellazzo Bormida, ci sarà la presentazione delle delegazioni dei partecipanti al motoraduno. Al termine, il Rosario per i defunti, con monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria.

Domenica 9 alle 10, sempre al Santuario, la Santa Messa dal vescovo. A seguire, il talk Benvenuti Centauri, con interviste e approfondimenti, condotto dal direttore di Voce Andrea Antonuccio. Tutto in diretta streaming su diocesialessandria.it/centauri2023

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