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«Fermare l’attimo della verità» – Intervista a Lucio Laugelli

Lucio Laugelli alessandrino di 30 anni, videomaker fondatore di Stan Wood studio, ha completato gli studi universitari a pieni voti sia nella triennale di Cinema presso il Dams di Bologna, sia nella specialistica conseguita a Milano. Ha fondato e coordina la rivista on-line Paper Street. Dal 2009 gira audiovisivi e dal 2010 è giornalista pubblicista.

Nel suo campo specifico, che cosa vuol dire raccontare la realtà?

Io credo che il video sia uno strumento fondamentale per raccontare la realtà, perché come la fotografia può raccontare il proprio punto di vista fermando l’attimo. Questo grazie anche a strumenti moderni che permettono quotidianamente di comunicare la realtà. Una volta la realtà veniva raccontata ad un pubblico di lettori o ascoltatori, adesso abbiamo una democratizzazione della realtà, tutti possono comunicarla.

Basta la realtà che leggiamo, vediamo e ascoltiamo tutti i giorni, o c’è di più?

Credo che sia pure troppa. È fondamentale però capire cosa leggere, scegliendo la relata più oggettiva. Negli ultimi anni, purtroppo, c’è stata un esplosione di strumenti di comunicazione che ci mostrano una finta realtà. D’altro canto sono nate tante riviste e strumenti che raccontano cose che non sentiamo nei giornali.

C’è una sola verità o più verità?

Per rispondere a questa domanda mi viene in mente il film ‘Rashomon’ di Akira Kurosawa, che racconta la storia da più punti di vista. Io credo che la verità varia in base al tema: ci sono tematiche in cui il punto di vista è inopinabile, poi invece abbiamo temi in cui si possono avere più punti di vista.

Che cosa fa quando devi comunicare qualcosa che ti trova in disaccordo?

Ho la fortuna di essere un libero professionista, e non mi sono mai trovato in questa situazione. Io ho la fortuna di scegliere, ma se mi dovessi trovare in questa situazione non accetterei di svolgere il lavoro.

Esiste un antidoto alla “fake news”? Se sì, quale?

Chiunque, come lettore, dovrebbe approfondire meglio ogni notizia che gli capita davanti agli occhi. La maggior parte delle “fake news” sono facilmente smascherabili, basterebbe informarsi meglio osservando le fonti. Questo brutto pericolo, secondo me, sparirà a breve dalla rete perché i colossi dei social cercheranno di porre fine alla falsa informazione.

Alessandro Venticinque

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