“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli
Lo abbiamo già detto, e reiteriamo ben volentieri il nostro asserto: una delle cose belle del calcio è che sbugiarda, puntualmente e sistematicamente, anche il più saccente degli esperti e degli intenditori sovvertendo pronostici e certezze.
E così, la recente vittoria contro il Crotone (altra squadra espressione di una Calabria che, dal punto di vista calcistico, ci sta portando fortuna) ha smentito tutte le voci di malaugurio (compresa la mia) che si erano levate dopo la sconfitta di Como rendendola caso isolato e ponendosi in continuità con i due precedenti risultati utili di Perugia e contro il Cosenza.
In effetti, guardando a carta geografica il cammino dell’Alessandria, è agevole realizzare come, dopo il devastante filotto delle prime cinque sconfitte consecutive, con la peggior difesa del torneo, nel corso degli ultimi quattro incontri l’Alessandria abbia portato a casa sette punti (non male) assestandosi quasi a metà classifica in termini di reti all’attivo e piazzandosi dall’ultimo al terz’ultimo posto quanto a quelle subite.
Detto in altre parole, un bel salto di qualità per una formazione che molti temevano destinata a vestire gli scomodi panni del fanalino di coda del campionato. Va da sé, molta acqua dovrà ancora passare sotto i ponti e i prossimi impegni che attenderanno i Grigi continueranno a essere determinanti per capire se i problemi son stati sistemati o no: ma, di sicuro, guardando alle ultime quattro partite (sconfitta comasca incorporata) non si può dire che non vi sia stata inversione di tendenza. Occorre non invertire l’inversione…
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