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Sono (quasi) sempre gentile

“Libri per bambini” di Zelia Pastore

«Spesso quello che per te è una gentilezza, per gli altri non lo è. A volte per essere gentili con qualcuno dobbiamo metterci nei suoi panni» spiega la mamma alla riccioluta protagonista del libro “Sono (quasi) sempre gentile” (Usborne edizioni), una bambina con gli occhiali e la faccia da furba. Essere gentili è molto importante ma non è sempre facile. Ma poi, cos’è la gentilezza? La storia di questo libro esplora tutte le insidie che possono nascondersi quando si cerca di essere amabile, e arriva a una sintesi finale comprensibile per i bambini: «Essere gentili a volte è facile a volte no, ma quello che conta è provarci. E siccome è la cosa più importantissimissima del mondo, io sono (quasi) sempre gentile» conclude risoluta la piccola.

Perfetto per i giovani lettori dai 3 anni in su, l’autrice di questo libro è Anna Milbourne, che ha scritto libri su animali e cavalieri. L’illustratrice è la svedese Åsa Gilland. Una storia delicata e divertente, con un formato caratterizzato da tanti piccoli buchi di varie forme e grandezze, che rendono la lettura stimolante e curiosa. «Spesso diamo ai bambini questo ordine: “Devi essere gentile”. Ma per loro si tratta di un concetto astratto. Quando cerchiamo di spiegare la gentilezza ai bambini è importante fare delle metafore legate al loro mondo, per permettere di comprendere di cosa si tratta» spiega Simona Fico, pedagogista, che sulla gentilezza ha scritto un libro “Ale e Sofi: amici, uguali e diversi ma gentili” (Pav Edizioni).

«Si può dire loro che gentile è una carezza, oppure la brezza che ti accarezza il volto. Sono molto utili anche degli esempi come: “Gentile è saper chiedere scusa alla mamma quando l’abbiamo fatta arrabbiare, è poter dire a un bambino triste che vuoi stare accanto a lui e fargli compagnia finché non gli passa”. Tutti comportamenti legati alla relazione che loro possono comprendere e tentare a loro modo di replicare».

La versione di Bubi

Bubi, cosa hai capito della gentilezza?

«Che fa bene, è buona».

Ok, ma che pagina ti è piaciuta di più?

«Quella dove le due bambine sono nascoste dietro un cespuglio e vogliono bagnare con l’acqua dei fiori la mamma e il papà» (L’ultima pagina del volume, dove la protagonista ammette di non riuscire a essere gentile proprio tutti i giorni, ndr).

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