Sabato 26 maggio su Radio Maria è andato in onda il programma “Attualità Ecclesiali”. Il tema è stato: “L’usura, gli sfratti e le esecuzioni immobiliari. L’impegno dello Stato e della Chiesa”. erano ospiti preannunciati: il capitano Dario Bordi della GdF, don Andrea La Regina, responsabile uffi cio macro progetti Caritas italiana, il banchiere Dino Crivellari, l’avvocato Biagio Riccio, il dottor Corrado Ferretti, gli imprenditori Sergio Bramini e Giovanni Pastore, il consigliere regionale lombardo Ferdinando Alberti. Qui di seguito trascrivo le parole di don Andrea La Regina. Sono parole sono lapidarie e non necessitano di commento, chi lo desidera può chiedermi il fi le audio completo. Sono un giusto riconoscimento della necessità di un equilibrio fra creditori e debitori che animava gli ispiratori della legge sul giubileo ed i parlamentari che l’hanno fatta propria. Don Andrea La Regina conferma anche che l’equilibrio fra creditori e debitori è oggi stracciato: “Famiglie e imprese nel decennio scorso si sono presi rischi e impegni economici a quel tempo sostenibili e giustificabili dall’economia corrente, ma già nel 2010 noi ci accorgemmo che le proiezioni dopo la crisi economica erano devastanti per i debitori. Le istituzioni al tempo non hanno messo in campo la tutela sociale, propria dell’istituzione stessa, per evitare che le famiglie si potessero trovare in situazioni di perdita di beni e di esclusione economica e sociale totale rispetto all’intera società. Prima della conclusione della legislatura di fronte alla problematica degli Npl c’era stata un’idea di giubileo bancario, che sarebbe stata una scelta a favore di famiglie ed imprese e avrebbe reso meno grave la situazione dei costi umani per la società. È ovvio che la mentalità di massimizzazione del profitto impedì di rendersi conto che l’impoverimento di famiglie ed imprese è un danno grave per l’economia intera oltre che per le persone. Soprattutto le normative messe in campo per ridurre i tempi di vendita delle case si sono rivelate affrettate e figlie del recepimento di una direttiva europea che andava affrontata come una scelta autonoma dell’Italia da farsi nel rispetto delle persone e del legame delle famiglie con le case di proprietà, caratteristica della realtà italiana. Caritas e fondazioni antiusura hanno fatto molto in questi anni attraverso il microcredito, strumento finanziario e umano di inclusione, grazie al quale molte famiglie sono riuscite a recuperare all’asta alcune case. Purtroppo però la lotta è impari perché non si riesce ad intervenire se non attraverso la sensibilità di forze dell’ordine e magistratura che spesso danno il tempo di poter rispondere. Il Giubileo avrebbe favorito direttamente anche le banche, poiché si parlava di un realizzo al 50%, mentre ora le banche sono già state costrette a vendere al 10% o al 20% ai fondi speculativi. Questa è la cultura degli scarti di cui parlava papa Francesco. Sarebbe importante quindi che il legislatore potesse intervenire non a danno già fatto, ma che potesse prevenire e aiutare i cittadini ad affrontare le loro situazioni disperate in un contesto di crisi così grave”. In altri interventi spiegherò il Giubileo Bancario, oggi voglio soltanto aggiungere: l’equilibrio va subito ricostituito.
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Giovanni Pastore