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Tre libri per vivere al meglio le Celebrazioni

“La recensione” di Fabrizio Casazza

È da poco iniziato il nuovo anno liturgico, chiamato “B”, che conduce il cristiano a rivivere i principali fatti della vita di Gesù e dei santi attualizzando la storia della salvezza. Al centro di esso si trova il Triduo pasquale, culminante nella domenica di risurrezione. Questa si prolunga nei cinquanta giorni del Tempo di Pasqua, che ha il suo culmine nella Pentecoste, seguita dal Tempo Ordinario. L’Anno liturgico comincia però con l’Avvento, il periodo in cui, preparandosi a diventare contemporanei con la nascita di Gesù, ci si allena alla vigilanza per la seconda sua venuta nella gloria. Dopo il Tempo di Natale segue qualche settimana di Tempo Ordinario, fino al Mercoledì delle Ceneri, che apre la Quaresima. Per comprendere e vivere al meglio questi aspetti suggeriamo tre strumenti.

Il primo è il “Messale quotidiano”, appena pubblicato da San Paolo (pp 2496, euro 39), che contiene i testi festivi e feriali, con i formulari della traduzione della terza edizione tipica del Messale, entrata in vigore poche settimane fa. Sono presenti brevi commenti e utili suggerimenti curati da don Alessandro Amapani, parroco a Gravina in Puglia, e Goffredo Boselli, monaco di Bose.

Il secondo, anch’esso edito da San Paolo, s’intitola “La parola di Cristo” (pp 794, euro 45). Contiene i commenti alle letture bibliche delle domeniche e delle feste principali dei tre cicli, preparati negli anni passati e ora rivisti dal frate cappuccino Raniero Cantalamessa (nella foto), che il 28 novembre scorso papa Francesco ha creato cardinale diacono di Sant’Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine.

Da quarant’anni egli ricopre l’incarico di Predicatore della Casa Pontificia, e in questa veste in Avvento e Quaresima tiene meditazioni al Santo Padre e alla Curia romana (quelle di questo mese sono visibili sul canale Vatican News di YouTube). I suoi testi si caratterizzano per un profondo afflato spirituale (non a caso ha scelto come motto l’invocazione “Veni Creator Spiritus”) e una radice patristica, frutto degli anni di insegnamento come Ordinario di Storia delle Origini Cristiane nella Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, prima della nomina romana nel 1980.

Il terzo riporta le meditazioni sui vangeli festivi dell’anno B da parte del canonico Marco Andina, attualmente vicario generale della diocesi di Asti e in precedenza docente di teologia morale presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale ad Alessandria e Torino. “Perché avete paura? Non avete ancora fede?” (Effatà, pp 271, euro 16) si caratterizza per uno stile scorrevole e un linguaggio accessibile, favorito dalla presenza in ogni pagina domenicale di un racconto o apologo che illustra il tema presentato. Così la profondità teologica diventa poesia e riflessione.

Questi tre libri, ognuno nel suo genere, aiutano i sacerdoti a preparare le omelie domenicali e tutti i cristiani nel vivere al meglio le celebrazioni. Non va mai dimenticato, in effetti, l’insegnamento del concilio Vaticano II (1962-1965): la liturgia dev’essere la prima fonte di spiritualità per il credente. Altrimenti un revival di folclore spacciato per Tradizione ecclesiale rischia di inaridire la preghiera personale e comunitaria o, peggio, di condurla a sorgenti inquinate.

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