“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli
Come molti italiani, in questi mesi in cui si parla e si scrive di vaccini per combattere il Covid-19, il virus che ha colpito milioni di persone in tutto il mondo, io ho avuto dubbi circa l’uso di questo mezzo per salvaguardare la nostra salute, messa a rischio per la lunga permanenza che non accenna a finire. Ho letto e ascoltato quanto era necessario sapere per fare chiarezza, se possibile, su una questione così importante.
Sono giunta ad una conclusione favorevole quando ho letto che l’immunizzazione è un obbligo morale. L’esperto giurista Adriano Sansa (nella foto), collaboratore di Famiglia Cristiana, con le sue argomentazioni riportate sulla rivista del 10 gennaio scorso, mi ha convinta ad entrare con fiducia tra le “luci verdi”, cioè tra coloro che sono favorevoli. Mi hanno colpito queste parole: «Apparteniamo a una comunità e abbiamo il dovere di occuparci degli altri che ne fanno parte con noi, oltre che di noi stessi. Se non giuridicamente, almeno moralmente la vaccinazione è obbligatoria, perché un numero insufficiente di immunizzati impedirebbe di fermare la malattia».
Nessuno, e nemmeno io, può influire sulla volontà dei singoli individui per le decisioni da assumere in questa dolorosa vicenda, ma riflettere è doveroso. Le “luci verdi” si accendano per il bene personale e comune. Questo è il mio augurio e speriamo che “tutto andrà bene”… ma veramente!