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Le poche cose che contano

“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli

Tre serate evento dalla Fraternità di Romena, in una pieve del Casentino, con don Luigi Verdi e il cantautore Simone Cristicchi (in foto qui sotto), sono andate in onda il 7, 14 e 21 ottobre alle ore 21.50 su Tv2000. Il titolo delle puntate era “Le poche cose che contano”. Don Luigi Verdi è il fondatore e il responsabile della Fraternità di Romena che «è un punto d’incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove, nel pieno rispetto delle storie e delle differenze individuali, ciascuno abbia la possibilità di rientrare in contatto con se stesso e, se vuole, con Dio, e di riscoprire il valore e la ricchezza delle relazioni».

È sorta nel 1991 realizzando così un sogno a lungo pensato e desiderato. Con amore e semplicità si è provveduto alla ristrutturazione dei vari ambienti. L’attuale canonica era l’antica casa del custode della pieve ed è bello pensare a quella “sala degli abbracci” dove un grande tavolo ovale accoglie i viandanti della fraternità per le loro varie attività. La casa colonica era del fattore che amministrava i terreni intorno alla pieve ed è stata messa a disposizione degli ospiti. Sono state create tre piccole cappelle: Nazareth, Tenerezza e Misericordia. L’antica stalla dell’azienda agricola in parte è stata dedicata all’auditorium che può contenere oltre trecento posti.

Esiste anche una libreria in cui sono disponibili le varie pubblicazioni delle Edizioni Romena e alcuni oggetti di artigianato creati dagli amici. Si è pensato pure di ricavare, nel grande spazio a disposizione, il punto ristoro con varie opportunità. Suggestive sono la Sala dell’arca e della colomba dominata dallo sguardo della Bambina con la Colomba di Picasso e la Sala del Mandorlo con l’immagine del Mandorlo di Van Gogh. Grande è il giardino della bellezza dove gli adulti possono rilassarsi e passeggiare e i bambini giocare in libertà.

E c’è l’Albero, una imponente pianta sotto la quale si può ammirare una pregevole scultura in ferro che ritrae san Francesco mentre suona una viella (strumento musicale a corde del Medioevo) formata da rami, opera dell’artista e scultore cinese Lau Kwok Hung. Accanto è scritta una frase che fa meditare: «Lo chiederemo agli alberi come restare immobili tra temporali e fulmini…» che significa «così come l’albero, che nella tempesta aspetta pazientemente la primavera danzando con i suoi rami verso il cielo, dona i suoi frutti migliori, anche noi amando la vita con le sue battaglie tendiamo alla perfetta letizia». Il filo conduttore televisivo era il racconto di dieci parole dalle quali «ricominciare per cambiare noi stessi e il mondo che ci circonda». Nella prima puntata sono state prese in considerazione le parole: coraggio, umiltà, creatività. Nella seconda: dignità, fragilità, fedeltà, perdono. Nella terza: bellezza, gioia, amore.

Simone Cristicchi ha cantato diversi brani e proposto alcune canzoni inedite, come “Dalle tenebre alla luce”, “Io avrò cura di te”, “L’ultimo valzer”, “Le poche cose che contano”, a volte in coppia con le cantautrici Amara e Simona Molinari, accompagnati dall’Orchestra Instabile di Arezzo diretta da Valter Sivilotti e la Kataklò Athletic Dance Theatre. Hanno partecipato gli attori Francesco Pannofino e Cecilia Dazzi con la lettura di brani significativi. I firmatari del programma sono stati Simone Cristicchi e don Luigi Verdi, insieme a Dario Quarta ed Elena Di Dio di Tv2000. La scenografia era veramente eccellente! Bravi tutti! Mi piace ricordare la benedizione finale di don Luigi a ogni puntata; nell’ultima ha detto «Torniamo ad innamorarci!». C’è da sperare che a questo buon inizio seguano altri programmi altrettanto interessanti e di piacevole intrattenimento.

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