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Come si rientrerà in classe a settembre?

Regione Piemonte

Per affrontare il prossimo anno scolastico in presenza e in totale sicurezza si farà lo screening mensile su base volontaria con tampone rapido antigenico o salivare, in caso di positività seguirà un ulteriore test molecolare per la conferma del risultato. Già prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, il Piemonte prevede lo screening di massa gratuito su base volontaria per tutti gli studenti. Lo stesso screening viene proposto al personale, docente e non docente delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Lunedì 26 luglio, la Regione, alla presenza del Commissario nazionale Figliuolo, ha presentato il piano “Scuola sicura“.

Per immunizzare, occorre fare i vaccini e il generale ha chiesto un quadro preciso degli operatori indecisi. In Piemonte la campagna vaccinale presenta numeri incoraggianti anche nel corpo scolastico. Oltre l’87% di docenti e personale scolastico ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19. Si tratta di 105 mila soggetti su un target potenziale di 120 mila. Di questi 93.300 hanno già ricevuto una dose, e 82.300 hanno completato il ciclo vaccinale. Oltre al personale scolastico, la Regione punta a proteggere anche gli studenti. In particolare per i giovani inseriti nella fascia 12-19 anni, proprio lunedì è partita la vaccinazione libera senza prenotazione negli hub delle Asl di appartenenza.

«Temevamo un po’ di freddezza, invece stiamo vedendo l’esatto contrario e dai giovani arriva un segnale molto positivo. In Piemonte sono state finora somministrate 4,6 milioni di dosi, metà della popolazione piemontese ha già completato il ciclo vaccinale e puntiamo al 70-80% per l’autunno» hanno detto il presidente della Regione Alberto Cirio (in foto, a sinistra) e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi (in foto, a destra), seguendo l’avvio al centro “Nuvola Lavazza” di Torino con il generale Figliuolo, l’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, i commissari dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, Emilpaolo Manno e Antonio Rinaudo.

«Abbiamo superato il target che la struttura commissariale ha dato al Piemonte, con oltre il 100,94% dell’obiettivo Figliuolo: abbiamo tenuto una media di 40 mila dosi giornaliere, ma la nostra capacità testata è di 70 mila e la speranza è di poter avere dei vaccini in più» proseguono Cirio e Icardi. Per quanto riguarda le classi di età, ha completato il ciclo vaccinale l’80,6% degli over 60 che hanno aderito alla campagna vaccinale e il 79% degli over 50, mentre per gli over 16 il 90% degli aderenti ha già ricevuto almeno una dose e il 66,2% anche il richiamo. Sono all’opera 418 punti vaccinali su tutto il territorio, ai quali si aggiungono 56 punti vaccinali aziendali, 502 farmacie e 748 medici di famiglia e pediatri di libera scelta vaccinatori.

«Per riavviar e mantenere la didattica in presenza – suggerisce il consulente strategico Covid della Regione Piemonte, Pietro Presti – entro metà settembre gli studenti dai 12 ai 19 anni dovranno ricevere almeno la prima dose e dovrà essere completata la vaccinazione del personale scolastico aderente. Ci saranno iniziative mirate a incentivare chi non ha ancora aderito per arrivare alla copertura del 90% della platea potenziale». La visita di Figliuolo lunedì è proseguita a Frabosa Sottana, dove il generale ha osservato i risultati di “Montagne Covid free”. Si tratta di un progetto voluto dalla Regione Piemonte, prima in Italia, per vaccinare residenti e lavoratori dei Comuni montani e di alta collina, e favorire così la ripresa dell’economia turistica.

Nei 226 Comuni coinvolti è stato vaccinato il 70% della popolazione, con picchi fino all’87%, e 74.952 residenti hanno ricevuto almeno una dose. I 10 paesi con i migliori risultati sono stati Volpeglino, Prali, Mandello Vitta, Balme, Bergolo, Azzano d’Asti, Quaranti, Germagno, Argentera e Paroldo. In base alle province di appartenenza, i Comuni del cuneese e dell’alessandrino che hanno aderito al progetto registrano il 72% della popolazione vaccinata con almeno una dose.

Daniela Terragni

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