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Il Banco alimentare chiama… le aziende rispondono

Colletta alimentare 2021

In un’epoca drammaticamente segnata dalla crisi sanitaria ed economica, l’imprenditoria italiana mostra ancora una volta il cuore grande di cui è dotata. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha condizionato fortemente anche l’attività delle associazioni no profit come la nostra, che da anni operano in prima linea per garantire generi alimentari ai meno fortunati. In questo periodo non hanno mai cessato l’attività. La minor affluenza di clienti all’interno dei principali punti vendita, conseguenza della crisi economica lasciata dalla pandemia, ha condizionato l’esito della Colletta alimentare 2021; la Colletta alimentare è sicuramente l’iniziativa per cui siamo maggiormente conosciuti a livello nazionale. Il nostro fiore all’occhiello sono sempre stati i volontari che con la loro costanza e simpatia sanno far breccia nei cuori degli italiani, riuscendo sempre, nella porzione di territorio in cui operiamo, a superare abbondantemente la quota di 100 tonnellate di generi alimentari raccolti, e tutto ciò in un solo giorno (l’ultimo sabato del mese di novembre).

Quest’anno all’attività tradizionale, effettuata garantendo le misure di distanziamento sociale, si è ancora una volta affiancata la distribuzione delle Carity Card disponibili presso le casse dei supermercati. L’iniziativa partita il 28 novembre e attiva sino al 5 dicembre, integra la nostra presenza nei 170 punti di raccolta disseminati su tutto il territorio in cui è attiva l’associazione Banco alimentare per la provincia di Alessandria, il cui nome identifica solo una parte dell’area geografica ben più vasta in cui opera, che si estende da Casteggio all’acquese, dall’alto casalese ai confini della Liguria sia della provincia di Genova che di quella di Savona.

La colletta dematerializzata, protratta per un arco temporale più lungo, spera di raggiungere i livelli di raccolta che prima riuscivamo a ottenere in una sola giornata. Questo però non basta: l’emergenza Covid-19 ha fatto notevolmente aumentare l’utenza dei 110 enti caritativi convenzionati con il nostro Banco, per cui c’è bisogno di una quantità ancora maggiore di derrate alimentari. Per fortuna ci sono venuti in aiuto alcuni imprenditori locali che hanno scelto di continuare un’interessante iniziativa, ovvero di devolvere a noi i tradizionali regali di Natale fatti a clienti e amici.

Per non dimenticarne qualcuno citiamo chi per primo ha avanzato l’idea, Paolo Lechner, dell’omonima azienda di famiglia di Arquata Scrivia specializzata nella produzione di colle e vernici per l’edilizia, che non solo è tornato a fare e a promuovere un’importante donazione all’associazione, ma si è anche prodigato per diffondere l’iniziativa presso i propri amici imprenditori, e non, invitandoli a festeggiare il Natale e in particolare il tradizionale scambio dei doni, chiedendo a ognuno di loro di devolvere al Banco alimentare quanto avrebbero speso per gli omaggi natalizi.

La nostra associazione, in tanti anni ho potuto toccare con mano la generosità degli italiani, e in particolare degli abitanti dei territori di Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato, Casteggio, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Voghera e Oltrepò; in questo momento così delicato per l’Italia e per il mondo intero, questa iniziativa ci tocca ancor di più, vuoi anche per le tristi conseguenze che la crisi sta avendo su molte famiglie italiane. Speriamo che questa iniziativa nata dall’imprenditoria locale, di cui beneficeranno i nostri 15.150 assistiti, possa trovare consensi anche a livello nazionale.

Consiglio direttivo dell’associazione
Banco alimentare per la provincia di Alessandria

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