11 febbraio: 30a Giornata mondiale del malato
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Cardinal Bassetti, presidente della Cei: «Serve potenziare i centri di cure palliative per il diritto alla cura dei malati terminali»
«Ad essere chiamata in causa è la coscienza di tutti, credenti e non: della società, della cultura e della politica». È quanto afferma il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in una nota per la prossima Giornata mondiale del malato, che si celebra l’11 febbraio sul tema: «Società, cultura, politica. Ogni vita va custodita sempre. Ancora oggi il diritto alla cura di molte persone fa fatica a trovare le risposte necessarie e la pandemia ha acutizzato ulteriormente la difficoltà delle fasce più povere», la denuncia del cardinale, che richiama l’attenzione «su quanti stanno percorrendo l’ultimo tratto della loro esistenza, trovandosi nello stadio terminale di una grave patologia».
«Siamo grati ai Centri di cure palliative presenti sul territorio che svolgono un prezioso servizio nel prendersi cura dei malati più gravi fino al termine naturale della loro esistenza», l’omaggio del cardinale, secondo il quale «il numero di tali strutture è ancora insufficiente rispetto al bisogno».
Di qui l’auspicio che ci sia «la necessaria attenzione a quanti vivono situazioni di estrema fragilità oltre che un adeguato sostegno alle realtà che li accompagnano con dedizione». Come infatti sottolinea Papa Francesco nel messaggio per la Giornata del malato: «Anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare, sempre è possibile consolare, sempre è possibile far sentire una vicinanza che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia».
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