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Giorgio Abonante sindaco di Alessandria

Elezioni Comunali 2022

Alle prime ore del mattino di lunedì 27 giugno, Alessandria ha conosciuto il suo nuovo primo cittadino: si tratta di Giorgio Abonante,  candidato sindaco della coalizione di centrosinistra guidata dal Partito democratico. Sconfitto, invece, il sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco, candidato del centrodestra.

I dati

Vittoria netta per Abonante, che in questo ballottaggio ha incrementato il vantaggio ottenuto nel primo turno: il nuovo sindaco ha, infatti, ottenuto il 54,41% delle preferenze, contro il 45,59% dello sfidante. Ma a tenere banco, ancora di più rispetto al primo voto di domenica 12 giugno, è stata la bassissima affluenza alle urne. I numeri lo dicono chiaramente, e sono impietosi: solo il 37,13% degli alessandrini aventi diritto è andato a votare, domenica 26 giugno, per il ballottaggio. Parliamo di 27.350 su 73.657: tradotto, poco più di un alessandrino su tre ha votato.

Le parole di Abonante

Subito dopo l’ufficialità del suo risultato, con tutti i 93 seggi scrutinati, Abonante, classe 1975, ha dichiarato: «Molti mesi fa addirittura nessuno ci dava al ballottaggio. Invece, abbiamo avuto la forza di lavorare e far maturare il progetto che è nato in cinque anni di opposizione, non abbiamo sbagliato un colpo. Adesso si inizia a lavorare. Abbiamo scritto un programma con la partecipazione di tutti i cittadini e di chi ha avuto voglia di dare valore a questo progetto. Sicurezza, mobilità e sobborghi saranno le direttrici da cui ripartire. Più volte abbiamo detto che la questione ambientale raccoglie tutti questi temi. Significa costruire un sistema di mobilità che sia più inclusivo, ma soprattutto le condizioni per una città più vivibile e attrattiva».

Ancora da formare la “squadra” del neo sindaco, anche se un nome c’è già ed è ufficiale: si tratta di Antonella Perrone, che sarà il nuovo assessore al Bilancio, ruolo già ricoperto a Valenza con l’ex sindaco Barbero. «Sono felice, sarà una grande sfida, un incarico molto impegnativo» commenta Perrone, in un’intervista rilasciata a Radio Gold, «l’obiettivo sarà lasciare un bilancio con meno problematiche di quelle che attualmente ha. Sappiamo che l’ultimo rendiconto ha presentato un disavanzo importante, la speranza è ripianarlo e che questo porti un beneficio per tutta la collettività del nostro territorio».

Le parole di Cuttica

Martedì 28 giugno, intanto, il neo sindaco è stato proclamato, nella Sala Giunta del Palazzo Comunale. A consegnargli il “testimone” è stato Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco uscente, che ha dichiarato: «Sono stanco e rammaricato, ma con la coscienza tranquilla. Lascio Alessandria in condizioni molto migliori rispetto a quando mi sono insediato a Palazzo Rosso: con un risanamento dei conti ben avviato, e una serie di importanti progetti infrastrutturali in itinere, che cambieranno in meglio il volto della città e la renderanno più moderna, accogliente, competitiva. Ma evidentemente la buona amministrazione non paga, o non basta. Qualcosa non ha funzionato, gli elettori non hanno compreso questo percorso, ha prevalso la retorica della disinformazione e del mugugno. Mi auguro sinceramente che il centro sinistra da oggi alla guida di Alessandria non fermi i processi di innovazione, sarebbe un disastro. Peraltro il sindaco di Alessandria eletto da circa 14.500 elettori su oltre 73 mila è un segnale di allarme per tutti, che non possiamo ignorare. Se la comunità non partecipa neanche più all’elezione del primo cittadino significa che qualcosa si è rotto, e non mi consola assolutamente sapere che si tratta di un fenomeno nazionale, e non solo di casa nostra».

La reazione di Costantino

Intanto, a poche ore dalla vittoria di Giorgio Abonante, un altro candidato sindaco, Vincenzo Costantino di Italexit (che al primo turno ha ottenuto il 2,61%, ovvero 856 preferenze) ha dichiarato in un comunicato stampa: «Il mio impegno con Italexit si conclude qui. È stata un’esperienza entusiasmante fatta di confronti, dibattiti, incontri, al quale non mi sono sottratto, ma che purtroppo non ha trovato il consenso che tutti all’inizio speravano». E poi ancora: «Però tutto questo mio impegno per alcuni dirigenti locali e nazionali non è stato sufficiente al punto di arrivare a ricevere attacchi e accuse ingiustificati senza nemmeno sentirsi dire grazie. Questa è anche la politica».

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