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Un nuovo parroco a Valenza, un nuovo rettore in Seminario

Vita della Diocesi

Importanti novità per la Diocesi di Alessandria. Partiamo da quelle che riguardano i sacerdoti. Come già annunciato qualche settimana fa dal bisettimanale “Il Piccolo”, don Claudio Moschini lascerà la parrocchia di San Giovanni Evangelista, nel rione “Cristo” ad Alessandria, in cui ha esercitato il suo ministero sin dal 1995, per trasferirsi a Tassarolo. Ordinato sacerdote nel 1970, don Claudio saluterà i suoi parrocchiani il 17 luglio. «Scusate, ma normalmente non rilascio interviste» si schermisce, parlando con noi di Voce al telefono «e non ho ancora pensato alle parole esatte che userò per il commiato alla mia parrocchia» ci dice il sacerdote. Questo il saluto riconoscente del nostro Vescovo, monsignor Guido Gallese: «Certamente a don Claudio va il mio ringraziamento per tutto il lavoro che ha fatto nella sua parrocchia. Ha intessuto ottimi rapporti con la gente, è stato promotore di diverse attività. In questi ultimi anni lo abbiamo visto molto attivo nel campo della carità, con la colazione ai poveri tutte le mattine». E allora perché se ne va? «Arrivato ai 75 anni di età, don Claudio ha dato le dimissioni secondo quanto stabilito dal Codice di Diritto canonico. In questo momento così impegnativo di passaggio alle Unità pastorali, mi ha chiesto di potersi riposare» spiega il Vescovo. Che succederà, dopo il 17 luglio? «Fino a settembre, don Beppe Bodrati si farà carico delle attività caritative e celebrerà le Messe in parrocchia. E a settembre arriverà don Vittorio Gatti, che diventerà anche moderatore dell’Unità pastorale Cristo» conclude monsignor Gallese.

Altra importante (e attesa) novità è che Valenza, dopo un periodo di incertezza, avrà un nuovo parroco: don Santiago Ortiz. «Santiago di fatto è già a Valenza, e in questo momento mi sembra che il suo apporto sia utile e proficuo» spiega il Vescovo, che aggiunge: «Adesso diventa parroco, ma la prospettiva è quella di farlo moderatore dell’Unità pastorale Valenza-Collina, quando partiranno le Unità pastorali a settembre». Nell’intervista rilasciata al nostro Alessandro Venticinque (la trovate, intera, a questo link) don Santiago si racconta “a tutto tondo”: «Questo incarico non l’ho voluto e cercato io, ma è la volontà del Signore. Che certe volte accetti volentieri, e altre con maggior difficoltà, perché i tuoi piani sarebbero diversi. Allora, quando è così, è obbedienza vera, libera e sincera. Dico questo perché per sei anni ho chiesto il trasferimento (sorride)». E ancora: «I miei parrocchiani cosa devono aspettarsi da me? Non si aspettino un parroco intelligente, laureato, con il dono della retorica, non si aspettino un grande intenditore di arte, un grande economo o un manager. Io però spero di portare la mia fede e il mio amore per Gesù».

Ma le novità non finiscono qui. Dal 25 agosto don Domenico Dell’Omo sarà il nuovo rettore del Seminario diocesano, raccogliendo il testimone da don Mauro Bruscaini. E contemporaneamente padre Giorgio Noè prenderà il posto di don Luciano Lombardi come Padre spirituale del Seminario. «A don Domenico auguro una docilità allo Spirito Santo e al cammino che Lui stesso indicherà alla Chiesa di Alessandria. Gli dico anche di non spaventarsi» commenta don Mauro. Che dei suoi quattro anni alla guida del nostro Seminario fa un bilancio positivo: «Ci sono state diverse esperienze di cambiamento intorno al Seminario, non ultimo il trasferimento da San Lorenzo alla parrocchia del Carmine. Questa azione, a volte un po’ bizzarra, dello Spirito, mi ha dato una misura diversa di passo e di ritmo nell’azione pastorale, di cui sono grato». Don Bruscaini conclude: «Ringrazio il Vescovo perché mi ha dato fiducia: mettere nelle mani di una persona una responsabilità di questo tipo non è cosa da poco. Chiedo scusa se non ho risposto pienamente a questa fiducia, ma sono sicuro che il Signore continuerà a costruire».

Don Domenico Dell’Omo, 57 anni, prossimo rettore del Seminario, è una “vocazione adulta”, anche se è a tutti gli effetti un prete “giovane”. È stato infatti ordinato sacerdote l’8 maggio 2020, e due anni più tardi ha ricevuto un incarico così importante per la nostra Diocesi. «Lo stupore continua» dice don Domenico. «È uno stupore che si accompagna a una sana dose di timore e alla speranza che, se questa strada si sta aprendo, c’è un progetto che non ho scelto io e al quale sono chiamato ad aderire nella libertà. Perché è il progetto che il Signore ha per me, in questa fase del mio ministero» conclude il prossimo rettore, che affida questo suo nuovo compito a una santa speciale: «È santa Mariam Baouardy, monaca carmelitana palestinese vissuta nell’Ottocento e canonizzata nel 2017. Sono convinto che lei ci abbia messo lo zampino in tutto il mio percorso, e continui ancora oggi. Spesso mi domando: “Io non la conoscevo… ma lei, come faceva a conoscere me?” (sorride)».

Andrea Antonuccio

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