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Con San Massimo si apre l’Anno giubilare

Valenza in festa

«Facciamoci una promessa, tutti quanti: arrabbiamoci di meno e sorridiamo di più» a parlare è don Santiago Ortiz, moderatore dell’Unità pastorale Valenza, nell’intervento conclusivo della Santa Messa a celebrazione dei 400 anni dalla costruzione del Duomo di Santa Maria Maggiore. Un evento straordinario e unico che ha visto presenti e uniti, all’interno delle ampie navate del Duomo, l’intera comunità parrocchiale costituita dalle realtà collinari e limitrofe della città di Valenza, come ha ben sottolineato don Santiago.

La celebrazione è partita dalla splendida sala del consiglio comunale del Comune, dove il Vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, ha benedetto i ceri fioriti alla presenza del Sindaco Maurizio Oddone, dell’amministrazione comunale e delle autorità civili, militari e religiose. Era anche presente il dottor Paolo Orsini, in rappresentanza del Sindaco di Pecetto. La processione con le associazioni di volontariato, le Confraternite, e i rappresentanti di artigiani, imprese è proseguita sino alla Porta Santa del Duomo, davanti alla quale il Vescovo, con il rito di apertura, ha dato ufficialmente il via alla Celebrazione eucaristica in onore di San Massimo, patrono e fondatore della città.

Le origini della festa risalgono al Medioevo, quando nella piazza antistante la Chiesa venivano benedetti i ceri e si portava in processione il bestiame per ringraziare del miracolo che San Massimo fece quando, in pieno V secolo d. C. epoca delle invasioni di Visigoti e Ostrogoti da nord, la città – secondo la tradizione – fu dotata di strutture difensive che permisero agli sparuti villaggi vicini di mettersi al riparo dalle incursioni dei barbari. «Questo Anno Giubilare» spiega monsignor Guido Gallese «serve a riempirci di Dio e deve avere come frutto l’averci accresciuto nella carità, segnata dalla gratuità del dono di sé. Sia un anno di accrescimento di fede».

«La Porta Santa è aperta, speriamo lo sia anche quella del cuore, quella per diventare santi» sottolinea il prevosto don Santiago Ortiz «Oggi facciamo la Storia e potrete dire io c’ero (l’assemblea conclude con un lungo applauso, ndr)». Un ringraziamento particolare per l’organizzazione dell’evento, curato nei minimi dettagli e supervisionato dal prof. diac. Luciano Orsini, direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto, che ha permesso di invitare a Valenza le maggiori autorità civili e militari della provincia di Alessandria e non solo. «Rimane» conclude Maurizio Oddone, sindaco di Valenza «uno dei momenti più toccanti e qualificanti della vita e della cultura cittadina.

Di una città che, pur guardando avanti, ha sempre con orgoglio saputo accogliere e includere tutti. Come, di recente, chi è fuggito dagli orrori della guerra, senza nessuna preclusione. Una città, una comunità sensibile anche verso l’ambiente e chi abita il Creato con l’Uomo, il tutto a significare come l’armonia e l’inclusione non debba limitarsi a noi Umani ma a tutte le creature che popolano e vivono il Creato essendo la Vita un Dono di Dio, come pure l’ambiente in cui viviamo. E questa deve essere la bussola che orienta chi amministra questa Città nella consapevolezza che Orgoglio non vuol dire vanità o superbia ma essere fieri di quelle che sono le creazioni e gli insegnamenti e i caloriche vengono da chi ci ha preceduto.

Che San Massimo dunque continui a vegliare sulla nostra Città e sulla nostra Comunità affinché questo continui ad essere anche nel futuro, pur nel mondo difficile ed incerto nel quale viviamo».
Sono previste, fino al 28 gennaio 2024, diverse iniziative, dai giubilei particolari, alla presentazione del volume dedicato alla storia del Duomo, dai concerti, a mostre e letture.

Simone Accardo

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