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Riduzioni della pensione di reversibilità

Patronato Acli

In caso di svolgimento dell’attività lavorativa o il possesso di altri redditi può provocare riduzioni della pensione spettante al coniuge del pensionato o del lavoratore defunto. Sia la pensione di reversibilità che la pensione indiretta sono di regola pari al 60% della pensione percepita dal defunto ma in presenza di redditi personali superiori a tre volte il trattamento minimo Inps, la quota di prestazione erogata nei confronti del coniuge si riduce di una percentuale tanto più elevata quanto maggiore è il reddito.

Le soglie di riduzione sono fissate per Legge e prevedono un abbattimento del 25%, del 40% e del 50% della prestazione qualora il reddito del superstite superi rispettivamente tre, quattro o cinque volte il trattamento minimo Inps previsto per l’anno in corso moltiplicato per tredici mensilità. I redditi da valutare per la riduzione dell’importo della pensione sono tutti i redditi assoggettabili all’Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.

Per ulteriori informazioni:

  • Acli – Sede Provinciale di Alessandria; via Faà di Bruno 79, Alessandria – Tel. 0131 25 10 91
  • Acli – Segretariato Sociale di Valenza c/o Comunità Parrocchiale; via Pellizari 1, Valenza – Tel. 0131 94 34 04.

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