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Emanuele Locci – Le dichiarazioni del candidato all’incontro “Il nostro Sindaco”

Cosa direbbe a un giovane che vuole andare via da Alessandria?

È bello uscire dalla propria città e fare qualche esperienza all’estero per conoscere anche altre culture. Sono un po’ triste quando sento dei giovani che vedono il loro futuro via da qui. A questi giovani direi di impegnarsi per il futuro della loro comunità. Io vorrei stimolare questi giovani: un’amministrazione dovrebbe stimolare questi giovani, attirandoli verso le istituzioni e facendo loro capire che quello che è la realtà, lo decidiamo noi con le nostre azioni. L’invito è, a partire dal voto, a partecipare alla vita della città. Non votare significa delegare gli altri a farlo. Se uno non fa una scelta, si priva del diritto di critica.

Quale può essere il ruolo della Chiesa locale per la città?

La partecipazione è uno di quei temi che mi ha sempre appassionato. Credo fortemente nel coinvolgimento di tutti gli attori sociali ed economici che fanno parte di una città. La Chiesa e le parrocchie sono una cellula fondamentale della nostra società e ritengo che possono svolgere un ruolo molto importante. In questi anni, in Comune, con i colleghi del Movimento 5 Stelle, abbiamo elaborato un bel regolamento per la partecipazione, per i quartieri, per fare degli avamposti di partecipazione territoriale: fare questo in collaborazione con le parrocchie, che hanno una struttura territoriale che il Comune non ha più, sarebbe un modo per costruire insieme dei percorsi di partecipazione e di inclusione e di condivisione delle scelte, nelle decisioni importanti.

Che cos’è la libertà di espressione?

La libertà di opinione è un valore, per me, sacro. Non ho paura di esprimere quello che io ritengo giusto. Quello che mi sorprende è che, nella società di oggi, sembra che esprimere concetti normali sia diventato un atto di coraggio. Io rivendico la libertà di poter dire quello che si pensa e di non sottostare alla dittatura del politicamente corretto. Un’amministrazione guidata da me darebbe grande spazio alla possibilità di esprimere liberamente tutte le opinioni, non soltanto andare a tutelare opinioni che soni in auge nei giornali e che ci rendono più belli e più buoni agli occhi di quelli che scrivono.

Domande dal pubblico

Al termine dell’incontro “Il nostro Sindaco”, gli intervenuti hanno potuto scrivere alcune domande da porre ai candidati. Vista l’intensità della serata non è stato possibile rispondere in diretta, abbiamo quindi raccolto tutte le domande e ne abbiamo selezionate tre, che abbiamo girato ai candidati, chiedendo loro di essere il più sintetici possibile. Non tutti i candidati hanno inviato le loro risposte. Ecco le domande selezionate:

1) Qual è la sua posizione nei confronti dei migranti che vivono nella nostra città?

Sono estremamente critico sull’immigrazione dei cosiddetti “richiedenti asilo” a volte più simile ad una deportazione. Discorso diverso invece per quei cittadini stranieri che sono venuti in Italia, lavorano e si sono integrati: chi rispetta la nostra identità e la nostra cultura e contribuisce alla costruzione della nostra società merita diritti e rispetto.

2) Come pensa di salvaguardare la famiglia nelle attività educative e scolastiche in cui viene relativizzata l’identità maschile e femminile?

Nei livelli educativi di competenza del Comune di Alessandria non sarà permessa un’educazione che relativizzi l’identità di genere che in natura ha solo due opzioni: maschio e femmina. Il Comune sosterrà decisamente ogni attività formativa e divulgativa tendente a rafforzare il modello della famiglia naturale come cellula fondamentale della società.

3) Che iniziative prenderà per combattere il degrado e la delinquenza?

Farò una serie di ordinanze per debellare il fenomeno dell’accattonaggio nei parcheggi e davanti alle attività commerciali, il fenomeno scandaloso della prostituzione stradale e introdurrò sanzioni per chi sporca e deturpa le strade e l’arredo urbano. Ho intenzione di riattivare il servizio di videosorveglianza del territorio e potenziare la presenza della polizia municipale anche in borghese.

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