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Alessandria, Cristian Stellini è il nuovo allenatore

Cristian Stellini è il nuovo allenatore dell’Alessandria. Nato a Cuggiono, classe 1974, dopo una lunga collaborazione con Antonio Conte prima al Siena e poi alla Juve, ha allenato quest’anno la Primavera del Genoa. È quindi l’ex difensore – che ha sottoscritto un biennale – l’uomo individuato dal presidente e dal direttore sportivo per avviare il nuovo corso dell’Alessandria, le cui linee guida sono state illustrate in conferenza stampa lunedì pomeriggio, quando l’annuncio del nuovo mister non era ancora ufficiale.
A otto giorni dalla finale playoff persa con il Parma, e dalle lacrime dei tifosi “che sono state anche le mie”, Di Masi ammette che “anche dal punto di vista economico dover restare in questa serie ancora per un anno è un dramma, perché è una categoria che richiede investimenti senza dare nulla in cambio. Posso solo dire che dagli errori si impara e che è importante che il popolo grigio ci stia sempre vicino. Io sono sempre positivo, anche se in questo inizio stagione mi aspetto che l’ottimismo arrivi dalle nuove figure dello staff, in primis dal direttore sportivo”.

Ed è proprio Pasquale Sensibile a sottolineare come sia essenziale “mettersi alle spalle la stagione 2016/17, innanzitutto perché quello che è stato non si può cambiare; poi perché comporta
un dispendio di energie e noi dovremo lavorare, e tanto, e infine perché costituirebbe inconsciamente un alibi per tutti noi. Invece dobbiamo fare tesoro di ciò che è successo: non pensarci, ma
nemmeno dimenticare. La stagione che ci aspetta sarà complicata, visto che i tifosi saranno ragionevolmente stanchi, scettici e arrabbiati. Quello che possiamo dire, è che gli obiettivi si vedranno
giorno dopo giorno e il primo è recuperare credibilità, credibilità sportiva ovviamente, non societaria. In questi giorni ci siamo concentrati molto sul profilo del nuovo allenatore e Stellini (il cui arrivo al momento delle parole del ds non era ufficiale) è sicuramente una persona in cui abbiamo riscontrato una sana ambizione e una altissima competenza, oltre al fatto che è stato molto vicino a due allenatori che sono tra i migliori di Europa. La rosa – tra scadenze di contratto e fine di trasferimenti a titolo temporaneo – perderá otto giocatori (La Gorga, Nava, Piana,
Manfrin, Barlocco, Mezavilla, Rosso ed Evacuo), mentre rientrano quattro elementi, quindi c’è spazio per cinque inserimenti ma per nessun over, che sembra saranno 14 e non più 16: un fattore,
però, che non ci preoccupa, anche in ottica di ringiovanimento”.  Sensibile annuncia quindi che “dei giocatori sotto contratto (dieci hanno scadenza 2018, quattro 2019 e due 2020) nessuno ha chiesto di andare via e – al netto delle vicende di mercato – credo rimarranno (fatti salvi alcuni che rientrano dal prestito). Nessuno però deve considerarsi incedibile. Da qui al 10 luglio (data di inizio delle visite mediche) ci piacerebbe provare a perfezionare tre, quattro operazioni; in ogni caso, per il ritiro partirà un gruppo già competitivo”.
Di certo, dopo l’ufficializzazione del nuovo allenatore, sarà lui a delineare la fisionomia della squadra che vorrà allenare. Di partenza giocherà con il 4-4-2 o con il 4-2-3-1, a seconda delle caratteristiche degli attaccanti; in fase di sviluppo della manovra poi – come dichiarato dal ds – “è stato chiesto di poter lavorare con giocatori che sappiano interpretare il calcio come sport situazionale, quindi un esterno sinistro bravo nella costruzione, un esterno offensivo bravo a diventare eventualmente un trequartista e delle punte che sappiano alternarsi nell’attaccare
la profondità”.

 

Marina Feola

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