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Quel sogno di una buona vita…

“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli

Di mattino al risveglio… Ricordo l’essenziale di un sogno che mi sorprende e mi rende gioiosa. I particolari mi sfuggono, come quasi sempre accade nel riportare alla memoria situazioni strane e imprevedibili. Mi trovo in un ambiente affollato. C’è tanto rumore…

Pentole, piatti, posate, bicchieri, un buon profumo di pane, di primi e secondi piatti in preparazione. Gente che va e che viene… Io mi avvicino a una donna dal volto ignoto, un’amica senz’altro perché non mi comporterei in un certo modo. La saluto, la bacio, l’abbraccio. Le dico che l’ammiro per la sua lodevole iniziativa. Mi guardo intorno, tutto per merito suo. Ha invitato, alla lunga tavola del buon umore, tante persone che lei stessa conosce e altre sconosciute portate lì da amici e parenti vari. La porta è aperta ai desiderosi della buona vita; il pranzo è preparato da lei stessa e dai bravi volontari che l’aiutano.

Io mi trovo lì e non so chi mi abbia invitata. L’amica dice che è ormai una consuetudine organizzare incontri conviviali di questo tipo, soprattutto per gente con problemi di salute e con scarse risorse economiche. Anche poveri, quindi, che spezzano il pane quotidiano e bevono alla mensa di chi si prende cura di loro. Un ambiente sereno, dialogante, collaborativo. Voglio unirmi alla compagnia e chiedo di farmi lavorare. Ecco allora pronte le tante verdure da lavare e preparare per la cottura. Che meraviglia sentirmi utile per una nobile causa! Il sogno finisce nella gioia

Quale grande mistero è la mente umana! Perché si fanno sogni così speciali, perché s’incontrano persone dai volti sconosciuti, ma che si sentono vicinissime al cuore, perché la magia s’interrompe quando si vorrebbe che continuasse…? La dolce musica dell’Ave Maria arriva puntuale dai microfoni della vicina chiesa dei francescani, come ogni giorno, alla stessa ora: 7,30. Penso al messaggio che mi ha lasciato il sogno: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

Così si realizza: nel servizio, nella solidarietà, nella condivisione dei propri talenti, nell’aiuto reciproco, nella fedeltà alla Parola che salva… “… l’avete fatto a me…”. Gesù ricorda a tutti noi: quando facciamo qualcosa di buono per il nostro prossimo è come se la facessimo a Lui. Un buon risveglio mattutino in questo mercoledì 8 settembre, festa della natività della beata Vergine Maria. “Quando il cielo baciò la terra nacque Maria”, Alda Merini (nella foto) da “Magnificat, Un incontro con Maria”. E chi meglio di Lei, la Madre del Redentore, può aiutarmi a capire?

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