La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Ce li racconta Diego Lumia, responsabile dell’ufficio famiglia diocesano
Da lunedì 6 a venerdì 10 febbraio alla Casa di Ospitalità Fatebenefratelli di Varazze si sono svolti gli esercizi spirituali della Curia diocesana dal tema: “Mi ami tu? Pasci le mie pecore (Gv 21,16). Sacerdote per la missione”. A guidare questi esercizi spirituali per sacerdoti e seminaristi della nostra Diocesi è stato Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo. Ad accompagnarlo anche il laico Diego Lumia, responsabile dell’Ufficio famiglia diocesano e membro del comitato diocesano di servizio del Rinnovamento di Alessandria. A lui abbiamo chiesto di raccontarci come è andata.
Diego, come erano organizzate le giornate?
«Si partiva al mattino con la celebrazione delle Lodi, successivamente la meditazione e un tempo di “deserto” personale. Seguita dalla Santa Messa presieduta dal Vescovo monsignor Guido Gallese. Nel pomeriggio la seconda meditazione seguita da un momento esperienziale guidato da Martinez. Poi, dopo un ulteriore momento di “deserto”, c’erano l’Adorazione Eucaristica e a seguire i Vespri. C’erano anche momenti più liberi in cui abbiamo scambiato le nostre esperienze, approfittando della presenza di Martinez che è stato sempre disponibile e ha vissuto con tutti questo momento di fraternità».
Che cosa ha lasciato Martinez in questi giorni?
«Ha portato la sua esperienza personale che è sempre stata accompagnata dalla figura di santi sacerdoti. In particolare, monsignor Dino Foglio, che è stato suo predecessore alla guida del Rinnovamento, fino al 1997. Ma anche padre Matteo La Grua, frate, teologo e maggior esorcisti al mondo, per il quale è da poco è partita la causa di Beatificazione, il cardinale Raniero Cantalamessa e tanti altri sacerdoti e vescovi che hanno accompagnato il suo cammino spirituale di questi anni. E poi, a partire dal tema “Mi ami tu?” e con una visione ampia del Magistero e gli insegnamenti dei papi degli ultimi anni, ci ha fatto vivere l’esperienza umana e spirituale di Pietro. Le sue risposte, le sue debolezze, il suo mettersi in discussione e la fiducia continua del Signore nei suoi confronti. Proprio davanti al lago di Tiberiade, nel quale lo ha chiamato per la seconda volta a seguirlo e pascere le Sue pecore».
Invece tu cosa porti a casa da questi esercizi?
«Mi è rimasto è stata la grazia di trascorrere cinque giorni in fraternità insieme ai miei fratelli sacerdoti e seminaristi. Abbiamo potuto conoscerci, scambiarci delle esperienze, ma soprattutto abbiamo vissuto giorni pieni. Questi esercizi spirituali hanno prodotto anche, in ciascuno di noi, una guarigione del cuore. E un desiderio di ripartire in maniera nuova guidati dallo Spirito Santo che non cessa mai di portare avanti la sua Chiesa».
Alessandro Venticinque
