La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Dottoressa, ho sentito che sta girando la bronchiolite. Devo preoccuparmi per il mio bambino?
La bronchiolite è una forma di malattia che riguarda i bambini sotto i due anni d’età, soprattutto quelli che frequentano gli asili nido. In questa patologia sono interessate le vie aeree, in particolare la parte finale e più sottile dei bronchi, detta bronchioli. Questi ultimi sono collegati con gli alveoli polmonari, dove avviene lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra sangue e aria. Nei casi di bronchiolite si ha un’infiammazione dei bronchioli con formazione di catarro che riduce il passaggio dell’aria. Il bambino quindi aumenta il numero degli atti respiratori per cercare di compensare la carenza di ossigeno. Gli agenti causali sono i virus parainfluenzali rhinovirus ed enterovirus, ma il principale è il virus respiratorio sinciziale (vrs). I sintomi principali sono raffreddore con irritabilità, inappetenza, febbre e difficoltà respiratoria con rientramento dei muscoli costali e delle narici. La diagnosi deve essere fatta dal pediatra e, in questa patologia causata da virus, gli antibiotici sono inutili. È utile tenere il bambino in ambienti caldi e umidi, (come per esempio nel bagno con l’acqua calda che scorre) è inoltre opportuno farlo bere e idratarlo. Nei casi più gravi, dove c’è un’importante difficoltà respiratoria, il bambino dev’essere ricoverato e viene somministrato ossigeno riscaldato e umidificato. A volte possono essere utili i broncodilatatori prescritti dal medico, come la fitogemmoterapia. In conclusione si consiglia l’uso di ribes nigrum Mg1dh in gocce che ha un’azione antiinfiammatoria, oppure il viburnum L, che rilassa la muscolatura bronchiale.
Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org
