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120 anni della Gazzetta d’Asti

Giornali del Piemonte

Un importante traguardo con il cambio di direttore

Il giornalismo cattolico piemontese si arricchisce di un altro importante evento: la Gazzetta d’Asti compie 120 anni. Per celebrare questo importante traguardo è stato organizzato un convegno al centro culturale San Secondo al quale sono intervenuti Chiara Genisio, vicepresidente nazionale Federazione italiana settimanali cattolici, e Vincenzo Corrado, direttore Ufficio nazionale della Cei per le Comunicazioni sociali. Hanno invece svolto apposite relazioni Giuseppina Paterniti, direttore del Tg3 (“Un secolo di giornalismo presidio di libertà”), Mauro Forno docente di Storia contemporanea e presidente Israt (“La Gazzetta d’Asti testimone di emigrazione e immigrazioni”) e Vittorio Croce, direttore della Gazzetta d’Asti (“Per 44 anni dalla parte della gente”).

Molte le considerazioni, a cominciare dal fatto che il giornale di carta ha resistito benissimo al giornale su Internet, e la Gazzetta ne è un esempio. È stato uno dei primi settimanali ad avere un sito costituendo una forza nel campo dell’informazione. Un giornale espressione del vissuto sociale, della Chiesa locale e tessitore di legami forti con il territorio. Con un grandissimo applauso è stato salutato don Vittorio Croce, che dopo 44 anni lascia la direzione, consegnando il testimone al nuovo direttore, don Dino Barberis. Il vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro, ha chiuso il convegno auspicando che la Gazzetta continui a essere un giornale che non “grida”, ma sia espressione di una Chiesa che sussurra la voce del Vangelo. Con tre caratteristiche: deve essere espressione di un giornalismo di qualità, di militanza e costruttivo.

Giovanni Massobrio

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