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Comunali: è ballottaggio tra Abonante e Cuttica

Elezioni Comunali 2022

Alla fine sarà ballottaggio tra Abonante (nella prima foto, a sinistra, qui sotto) e Cuttica (nella seconda foto, a destra, qui sotto). Non è bastato il primo turno per eleggere il prossimo sindaco di Alessandria. Come era successo nel 2017, anche per le Comunali del 2022 nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta, e quindi si tornerà alle urne domenica 26 giugno. Alessandria ha risposto tiepidamente al voto: in un caldissimo 12 giugno solo il 46,73% (ovvero 34.417 su 73.657 elettori) è andato a votare. Una percentuale decisamente inferiore rispetto alle amministrative del 2017, quando alle urne si era recato il 54,89% degli aventi diritto.

Questi i numeri emersi nelle 93 sezioni scrutinate di Alessandria e sobborghi. Giorgio Abonante, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra guidata dal Partito democratico, chiude il primo turno davanti a tutti con il 42,04%, per un totale di 13.805 voti. A qualche centinaio di voti di distanza, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, candidato del centrodestra e sindaco uscente, con il 40,24%, pari a 13.214 preferenze. Terza posizione per l’esponente di Azione Giovanni Barosini, che ha ottenuto il 14,64% (4.806 voti) e, a seguire, Vincenzo Costantino di Italexit con il 2,61% (856 preferenze) e Angelo Mandelli, candidato del Popolo della Famiglia, con lo 0,47% (153 voti). Le schede bianche sono state 447, i voti nulli 1.125, mentre non c’è stato nessun voto contestato non assegnato.

Dallo spoglio di lunedì 13 giugno, il Partito democratico è il primo partito della città, con il 20,29% (6.387 voti). Al secondo posto, da segnalare l’exploit di Fratelli d’Italia che ottiene il 14,85% con 4.675 preferenze (alle Comunali del 2017 aveva ottenuto 577 voti, pari all’1,51%), seguito da Lega Salvini Piemonte con il 10,56% (3.323 voti), e Forza Italia con 8,27%, pari a 2.602 voti. Indicativi anche i dati che riguardano i candidati al Consiglio comunale.

Al primo posto, in questa speciale classifica, c’è Rita Rossa (Pd) con 784 voti. Al secondo, Emanuele Locci (Fratelli d’Italia) con 724 voti. Scendendo troviamo Gianni Ivaldi (Alessandria Civica) che raccoglie 512 voti. In quarta posizione c’è il capolista di Forza Italia, Davide Buzzi Langhi (469 voti), già vicesindaco e assessore nella giunta uscente. Dietro di lui, Enrico Mazzoni (Pd) con 464 preferenze.

Subito dopo lo spoglio, i due protagonisti di queste elezioni hanno rilasciato le loro prime dichiarazioni a caldo. «Dobbiamo andare a capire dove non siamo stati capaci di convincere l’elettorato e impegnarci nei prossimi 15 giorni» dice Giorgio Abonante, nella conferenza stampa successiva al voto. E su ipotetici accordi, più o meno ufficiali, il candidato di centrosinistra dichiara: «Ho detto, d’accordo con la coalizione, che non faremo apparentamenti e lo confermo. Ascolteremo Barosini e Costantino, parleremo con loro e vedremo il da farsi». Così ha commentato Gianfranco Cuttica: «È ovvio che mi sarei atteso di più, ma il 40% è un risultato estremamente interessante e testimonia quanto il nostro lavoro abbia toccato le corde degli alessandrini». E ora, in vista dei “tempi supplementari”, il candidato di centrodestra pensa anche ad altre possibili “aperture”: «Barosini ha fatto la sua scelta, ha voluto prendere una strada differente dalla nostra, adesso vedremo che sbocchi prendere».

Adesso i riflettori sono puntati proprio su Barosini e sul suo 14,64% che, in vista del ballottaggio, potrà essere il vero ago della bilancia. Ma un’altra incognita si profila all’orizzonte: quella dell’astensionismo. Un elemento che si è già fatto sentire nella prima chiamata al voto, e potrebbe influenzare anche il secondo turno di domenica 26 giugno. Quando, tanti o pochi che siano, gli elettori di Alessandria andranno ai seggi per scegliere il loro prossimo sindaco.

Alessandro Venticinque

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