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«Condividiamo i nostri carismi»

Consulta delle aggregazioni laicali

Venerdì 17 novembre al Santuario del Sacro Cuore di Gesù, in via San Francesco d’Assisi, si è celebrata la Santa Messa per le aggregazioni laicali, officiata dal Vescovo monsignor Guido Gallese. Abbiamo intervistato Riccardo Bussone (nel tondo), segretario della Consulta delle aggregazioni laicali.

Riccardo, perché avete aperto l’Anno pastorale con una Messa?

«Dopo il Covid ci siamo ritrovati e ci siamo interrogati sull’utilità delle aggregazioni laicali. Quindi abbiamo fatto una serie di incontri per cercare di rispondere a questa domanda, e siamo arrivati a un punto: trovarsi tra associazioni e movimenti è una cosa da fare, perché è importante mettersi in relazione. Questo senza aumentare gli impegni per movimenti e associazioni che già sono oberati di servizi. In quest’ottica abbiamo deciso di iniziare con una Messa, nella quale ognuno ha ringraziato per il dono del carisma che lo ha avvicinato al Signore. E lo abbiamo fatto insieme agli altri. Perché la relazione con gli altri aiuta anche a vedere il bello del proprio carisma».

Di che cosa si occupano, oggi, le aggregazioni laicali?

«Il senso è quello di mettere in relazione tra loro associazioni e movimenti. Che cosa può nascere da questa relazione, io non lo so. È un cammino che si fa e occorre scoprire dove ci porta. Ci sono già associazioni che lo fanno: penso all’Azione Cattolica insieme con Sant’Egidio, per esempio. Altre sono più in disparte, e metterle in relazione significa aiutarle dialogare e a essere Chiesa. Anche per avere una capacità di capirsi all’interno della Diocesi».

Qual è il mandato del Vescovo, quando vi incontra?

«Ci incoraggia a trovarci tra di noi. Senza cercare nuovi strumenti pastorali, ma per condividere il nostro carisma. Poi noi prendiamo spunto dai temi della Lettera pastorale: abbiamo cercato, stiamo cercando e cercheremo di fare qualcosa anche come aggregazioni laicali».

Le aggregazioni laicali sono aperte a tutti?

«Siamo aperti a tutte le associazioni e movimenti. Si può scrivere alla mia mail riccardoachille@icloud.com per entrare nella mailing list e ricevere le nostre comunicazioni. Di solito, ogni associazione o movimento nomina una persona, che partecipa all’assemblea e riporta quello che è successo ed è stato deciso».

Negli anni passati il vostro stare insieme ha dato come frutto la Tenda della Misericordia. Avete in mente qualche altra iniziativa?

«No, per adesso no. Anche la Tenda della Misericordia vedremo se riproporla in primavera. Comunque ci ritroveremo a gennaio, e capiremo come muoverci nell’anno nuovo. L’idea è quella di fare qualcosa per il Giubileo del 2025 e per gli 800 anni della Diocesi. E poi, con una assemblea, eleggeremo un nuovo segretario».

Che esperienza è stata per te?

«È un’esperienza che mi ha fatto bene. Ho conosciuto parti della nostra Chiesa diocesana che non conoscevo, o sulle quali magari avevo dei pregiudizi. Ho visto tanti modi di vivere la Chiesa. Ho visto il bello della Chiesa».

Andrea Antonuccio

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