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La slitta del Babbo

Volante e velocissima, quasi magica

Qual è il mezzo di trasporto più originale di cui parlare nel periodo natalizio? Senza alcun dubbio, la slitta di Babbo Natale! Nella famosa poesia del 1823 “A visit from Saint Nicholas”, composta dal newyorkese Clement C.Moore, compaiono per la prima volta i nomi delle otto renne volanti: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen. Più tardi, è stata aggiunta Rudolph, facilmente distinguibile dal suo simpatico naso rosso e luminoso che rende ben visibile il percorso. Una volta sistemato il sacco colmo di giocattoli confezionati dagli elfi, Santa Claus può così partire per il suo lungo viaggio. D’altronde Babbo Natale vive a Rovaniemi in Lapponia, a nord del Circolo Polare Artico, laddove la slitta di legno trainata da renne ha origini antichissime, forse inventata dalle popolazioni nomadi. Ideale per spostare carichi pesanti sul ghiaccio o sulla neve, la slitta lappone ha la caratteristica di utilizzare un solo pattino molto largo, in quanto formato da una tavola rialzata anteriormente a forma di piroga. Le attuali slitte possono trasportare sino a due adulti e due bambini piccoli e sono particolarmente confortevoli grazie alla loro copertura con calde pelli. Le migliaia di turisti che si recano nella Lapponia finlandese non possono quindi resistere al fascino di effettuare una comoda escursione attraverso le foreste innevate, ma anche, più prosaicamente, per recarsi a fare shopping nei negozi di souvenir. Alcuni studiosi hanno provato a calcolare la velocità a cui dovrebbe viaggiare la rossa slitta di Babbo Natale per portare i doni ai bambini buoni di tutto il mondo: ben 11.000 volte superiore a quella della luce! Vista dunque l’impossibilità di fornire una spiegazione scientifica, a noi tutti resta la bellissima magia che si rinnova annualmente nella notte della vigilia di Natale.

Mauro Remotti

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