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Nuove frontiere del collezionare

Non occorre più migrare in Brianza per stampare in 3D

La stampa in 3D arriva anche qui. Il magico laboratorio, chiamato “Protovision 3D”, si trova in via Tortona 18. Il titolare è il 55enne Piermario Merlano. Lavora da solo, ma spesso è in compagnia del carismatico figlio Davide, di dieci anni: è stato il primo a stampare in 3D, in città, su commissione. Il progetto nasce sul computer, si invia il comando e loro cominciano a scavare nel blocco di gesso o resina, a seconda dei casi, plasmando il pezzo richiesto, strato su strato… E il gioco è fatto! La Protovision 3D riesce a dare vita alle idee dei collezionisti più intrepidi e a sviluppare i progetti più svariati. Quello più curioso è stato una navicella di Star Trek personalizzata. La stampa in 3D consente di ottenere un oggetto finito partendo da un disegno elaborato con diversi software. Ciò consente di testare un componente che possiede già le caratteristiche fisiche del prodotto finale, evitando costi di produzione eccessivi. “Lavoro soprattutto con grandi aziende, ma le prime richieste dei privati alessandrini stanno arrivando, in particolare sul versante del collezionismo”. Sul sitoprotovision3d.it è presente lo show-room delle creazioni realizzate finora. Fra le tante spicca anche Padre Pio…

Sono arrivata a chiedergli di stampare… un puffo! Con una speciale miscela di brillantini diventerà una statuetta segnatempo. Non essendoci ancora ditte che producono puffi barometrici, ci ha pensato il lab a soddisfare la mia richiesta! Ha scansionato il mio puffo preferito con uno scanner ottico e ne ha plasmato una perfetta replica in gesso. Per tutti coloro che desiderano cimentarsi, il primo Fablab (fabrication laboratory) presso la Casa di Quartiere di via Verona sta organizzando corsi di fabbricazione digitale, in programma da novembre a maggio.

In collaborazione con il centro di coworking “Lab121”, via Verona 17, scrivete a info@lab121.org.

Mara Ferrari

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