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Alessandria Racconta – La «Busina’ dir Castlas»

Gli estimatori del vernacolo locale possono rallegrarsi: è ritornata la Businà dir Castlas. A seguito del grande successo ottenuto l’anno scorso, la Pro Loco di Castellazzo Bormida e l’Associazione Alessandria in Pista ripropongono per sabato 17 febbraio, alle ore 21.00, presso il salone della Soms, una serata dialettale intitolata: «Businà e auter baladi». Come ricorda Gianni Prati, presidente della Pro Loco di Castellazzo, la businà (detta anche bosinada o bosinata) – composizione dialettale di tipo satirico recitata pubblicamente ogni anno nel periodo di Carnevale – ha origini antiche (probabilmente lombarde risalenti al XVI secolo). Anche nel territorio alessandrino improvvisati cantastorie di estrazione contadina si divertivano a mettere alla berlina i difetti di una comunità. Recitata sopra a un carro oppure da un palco, la businà viene da sempre considerata un rito-spettacolo, una vera e propria forma di teatro popolare. In particolare, si racconta che durante le manifestazioni carnascialesche del 1844 a Castellazzo una businà antinobiliare provocò una zuffa fra conservatori e innovatori. Un tempo venivano infatti allestiti carri allegorici mascherati per la sfilata in paese con sosta in piazza per ascoltare la businà. Risale invece al 1883 un primo foglio canzonatorio intitolato: «Inaugurandosi il tramway in Castellazzo». Nel corso degli anni l’esposizione di fatti e misfatti è parecchio mutata: non è più presente la ricerca spasmodica di avvenimenti scandalistici o di battute salaci circa l’operato dei pubblici amministratori, bensì si ritrova un’amara descrizione di un paese che sta gradatamente cambiando. Purtroppo, è sempre più difficile trovare nuovi cultori del dialetto che si impegnino a dare continuità a questa particolare tipologia di satira. La speranza è comunque rappresentata dall’interesse di un pubblico sempre numeroso e attento agli appuntamenti dialettali che contribuiscono a mantenere in vita un patrimonio culturale d’inestimabile valore. Per questa ragione, l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli) ha promosso nel 2013 l’istituzione della giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali che si celebra ogni anno il 17 gennaio.

Mauro Remotti

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