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A un’ora da qui – Varazze per tutti

Arriva al suo quarto anno l’iniziativa benefica “Ospitalità Misericordiosa”: più di 70 strutture ricettive sparse su tutto il territorio nazionale offrono la loro ospitalità a famiglie indigenti non in grado di potersi permettere una vacanza. L’idea, suggerita dal Giubileo della Misericordia, è avvalorata dal portale no profit ospitalitareligiosa.it e patrocinata dall’Ufficio nazionale Cei per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport. Per il 2019 l’attenzione sarà incentrata sui bambini fino ai 12 anni di età, che questa estate potranno soggiornare gratis con genitori e famiglie in una delle case dell’ospitalità religiosa. Condizione essenziale per usufruire dei soggiorni gratuiti è quella di essere presentati da parrocchie, diocesi o Caritas, che si faranno garanti con le case nel segnalare le famiglie meritevoli. Abbiamo voluto parlare di questa iniziativa con padre Valentino Bellagente, classe 1944: dopo 60 anni di convento, da cinque anni è direttore della Casa di accoglienza “Fatebenefratelli” a Varazze, in provincia di Savona.

Padre, da quanti anni la vostra struttura aderisce all’ospitalità misericordiosa?
«Da subito: sono quattro anni che diamo ospitalità gratuita a famiglie che si trovano in difficoltà. E comunque, era una iniziativa che facevamo anche prima».

Chi vi segnala le persone?
«Le parrocchie, alle quali chiediamo di capire il più possibile chi sia maggiormente in condizioni di reale bisogno. Poi chiediamo ai parroci di scrivere una lettera di presentazione: sono infatti loro a prendersi la responsabilità delle famiglie che andremo ad accogliere. Questo è un albergo e dobbiamo garantire la tranquillità per ogni singolo ospite».

Non c’è rischio di far sentire a disagio chi usufruisce del soggiorno gratuitamente?
«Nessuno sa niente: i villeggianti paganti e non, hanno lo stesso identico trattamento. Il nostro personale, ovviamente, non fa alcuna distinzione».

Come giudica questa ospitalità misericordiosa?
«È un’esperienza bellissima, a cui a mio avviso dovrebbero partecipare più strutture ricettive. A Varazze, per esempio, siamo gli unici. Speriamo che altri si coinvolgano con noi!».

Andrea Allegra

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