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Il muro della gentilezza

“Collezionare per credere”

di Mara Ferrari

Non tutti i muri servono a dividere, separare, annullare la pacifica convivenza. Esistono muri bellissimi tutti da fotografare, testimonianze urbane di gentilezza e solidarietà, su cui si appendono abiti non più utilizzati da lasciare a chi ne ha bisogno.

In alcune città della nostra Penisola, da qualche tempo, sono così spuntati ganci e attaccapanni dove si possono appendere cappelli, guanti, sciarpe, cappotti, stivali… Purché siano in buone condizioni; un muro dove poter lasciare non solo vestiario e indumenti, ma anche giocattoli, riviste e libri. Si trova di tutto sul muro della gentilezza; si arriva e si dona, di giorno e di notte. È proprio questo il bello del “wall of kindness”: aiutare chi ha più bisogno di noi, abbattendo il muro dell’egoismo. E, in un’ottica decisamente anti-spreco, del consumismo.

In alcune zone i muri della gentilezza possono sfruttare persino grate da cantiere o transenne. Da noi, invece, l’iniziativa apripista è ubicata in via Verona (casaquartiere@gmail.com). Questa “solidale muraglia” si sta diffondendo a macchia d’olio, dall’Iran alla Svezia, dove i muri della gentilezza sono in sensibile aumento. A Monza, nella fredda Brianza, gli alberi si vestono con sciarpe, cappotti, maglioni, pantaloni e cappelli! Non si tratta di un set cinematografico per film fantasy, ma la bellissima realtà dei muri solidali. Il wall della gentilezza, in altri contesti, diventa un maxi-armadio, dove chiunque può lasciare i capi invernali che non usa più.

In altri ancora, incentiva l’arte: pitture murali e collettive di artisti ben illustrano questo tipo di progetto. E pure le tipicità di ogni regione, provincia e comune rendono più camaleontica la solidale varietà di usi e costumi del nostro amato stivale. Arricchendone il patrimonio e il fascino agli occhi del turista curioso, ma nel nostro caso, del collezionista. In un momento tristemente paralizzato a livello turistico, confidiamo in quegli esercizi della porta accanto che ci fanno assaporare paesi lontani dagli odierni circuiti turistici.

Il negozio di recente apertura, nei pressi di via Modena, “Il Moro”, per esempio, propone le tipiche eccellenze siciliane (info: Cristina 3884765799). Accanto alle prelibatezze avremo la possibilità di trovare oggettistica d’arredamento e altre sfiziose curiosità che sono legate al territorio, alla cultura e all’integrazione mediterranea con le più disparate sfaccettature etniche.

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