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Il Teatro? È vita!

Dietro le quinte

La nuova stagione del Teatro Alessandrino, targata Massimo Bagliani (nel tondo a destra), inizia quando l’anno finisce, il 31 dicembre 2022. E lo fa addirittura con una… festa di capodanno. Abbiamo chiesto proprio a Bagliani, attore, regista, autore e direttore artistico del teatro, di spiegarci questa scelta. E di raccontarci, già che ci siamo, quello che vedremo nel 2023.

Bagliani, perché “debuttare” a Capodanno?
«Eh (sorride), siamo stati fermi due anni. E così abbiamo pensato di riprendere la tradizione dell’ultimo dell’anno, già sperimentata in passato. La gente è contenta e viene volentieri: questa volta porteremo sul palco Matthew Lee è un artista poliedrico, un “crooner” unico nel panorama nazionale. Sarà una serata divertente, con anche il brindisi di mezzanotte con l’artista. E, come le altre volte, diventerà un happening e la gente salirà sul palco per ballare. Insomma, una serata “pazza”, ma gestita con grande professionalità».

Veniamo al programma di questa nuova stagione. Noto che c’è tutto: musica, prosa, opera, clownerie, cabaret, commedia, danza…
«Questo è il criterio che ho imparato dai maestri che ho conosciuto: i generi non esistono, ci sono solo spettacoli belli o spettacoli brutti. Il resto non conta. Io stesso, da quando ho iniziato con il mestiere dell’attore, ho fatto tutto… mi manca solo il circo! Purtroppo in Italia ti “rinchiudono” in una gabbia, in una categoria. Io invece scommetto che la gente possa passare da Larible al “Rigoletto”, apprezzandoli entrambi come meritano».

Ha appena citato David Larible, che sarà sul palco dell’Alessandrino il 20 gennaio. Non tutti sanno che è uno dei clown più bravi al mondo… vale la pena andarlo a vedere?
«Larible è un grandissimo, è considerato l’erede di Chaplin. Lui, oltretutto, non è solo circo: è anche sensibilità, passione, tenerezza, coinvolgimento del pubblico… il suo spettacolo è inserito in un discorso più ampio, con classe e gusto. Io l’ho visto esibirsi a Milano, e mi ha conquistato. Lo consiglio assolutamente!».

Facciamo ancora qualche nome in cartellone: Massimo Ghini e Paolo Ruffini, che porteranno ad Alessandria “Quasi amici” il 30 gennaio.
«Sono due grandi professionisti, lo spettacolo è da vedere. Così come sono da vedere, e da ascoltare, Paolo Belli il 17 febbraio e Max Angioni il 3 marzo. Ma vorrei citare anche la Compagnia Bit, che sarà in scena il 16 marzo: sono fantastici, interpretano quadri di impressionismo meravigliosi: non è solo “un balletto”. Li consiglio anche a chi non si ritiene a priori amante della danza. Sarà una bella scoperta».

E “Taxi a due piazze” con Barbara d’Urso?
«L’abbiamo scelta perché c’è un testo importante, con una regista, Chiara Noschese, che lo è altrettanto. Non c’è solo il nome: Barbara d’Urso ha iniziato proprio come attrice».

Massimo Bagliani, oltre che direttore artistico del Teatro Alessandrino, a questo giro si cimenta anche con la regia. E non solo…
«Dopo il “Barbiere di Siviglia” dell’anno scorso, nel 2023 saranno 210 anni della nascita di Giuseppe Verdi. Allora abbiamo pensato al “Rigoletto”, che andrà in scena il 24 febbraio: un’opera rappresentata nel mondo, molto popolare e conosciuta. Un’ottima “introduzione” all’opera lirica».

L’ultimo spettacolo, il 21 aprile, sarà “Viva Verdi”, in cui lei, oltre ad aver curato i testi, impersonerà il protagonista: Giuseppe Verdi.
«Per me è una sfida, che porto in scena con l’attore Alessandro Ramin. Rappresenteremo i cori e le ouverture più importanti di Verdi, dal Nabucco all’Aida. Ci sarà il Coro lirico sinfonico di Parma e dell’Emilia Romagna con 30 elementi, e un’orchestra di 25 elementi. Io ho scritto i testi e impersono Giuseppe Verdi, che racconta aneddoti e passioni in maniera ironica e divertente. Ho fatto una ricerca approfondita sulle sue lettere e sui suoi scritti: il mio sogno è portare a teatro gli studenti alessandrini».

Bagliani, la domanda da un milione di dollari: il teatro è vivo?
«Secondo me sì. Anzi, proprio nei momenti difficili le emozioni che vengono trasmesse da esseri umani a esseri umani diventano essenziali. E si trovano solo in teatro! Il teatro fa bene, il teatro ti fa essere vivo. Tutto questo cerco di trasmetterlo anche nel corso di recitazione che tengo da otto anni con mia moglie Isabella Cazzola al “Kristalli”, ad Alessandria. Per noi è un arricchimento su tutta la linea: il teatro è vita!».

I biglietti per gli spettacoli della nuova stagione si possono acquistare alla cassa del teatro (teatroalessandrino.it) e su ticketone.it. Per iscriversi al corso “Facciamo teatro!”: 338 3911977.

Andrea Antonuccio

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