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Rinnovamento nello spirito santo: la Festa del Ringraziamento 2024 ad Alessandria

Appuntamento domenica 10 marzo, dalle 9 alle 17

Il 14 marzo 2002 il Consiglio nazionale del Rinnovamento nello Spirito viene ricevuto da papa Giovanni Paolo II, nella stessa ora in cui era giunta l’approvazione dello statuto da parte del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, che riconosce il Rinnovamento come Movimento ecclesiale. Per ricordare questo importante momento, ogni anno il Rinnovamento organizza la “Festa di Ringraziamento”. In ogni diocesi d’Italia, tutte le realtà locali dei cenacoli, gruppi e comunità vengono “convocati” per vivere insieme questo straordinario evento. I gruppi di RnS della Diocesi di Alessandria si ritroveranno dunque domenica 10 marzo, dalle 9 alle 17.30, nella scuola “Angelo Custode” in via Galvani 3 ad Alessandria. Si inizierà alle 9 con la preghiera comunitaria carismatica e la relazione sul tema della giornata, e alle ore 11.45 il Roveto ardente: l’Adorazione eucaristica “Quando pregate dite: Padre” (Cfr. Lc 11,2). A seguire, il pranzo al sacco condiviso. Alle 14 sono previste alcune testimonianze, con l’intervento del Vescovo, monsignor Gallese; alle 16, la Santa Messa celebrata dal Vescovo. Durante la giornata interverrà anche Gioacchino Lo Iacono, coordinatore regionale RnS Piemonte e Valle d’Aosta. Per saperne di più, abbiamo incontrato Cosimo Fusaro, coordinatore del Rinnovamento per la Diocesi di Alessandria: «Ho 48 anni e sono originario di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, ma vivo ad Alessandria dal 1991. Sono nel Rinnovamento dal 2004, e dal giugno 2023 mi è stata affidata questa responsabilità diocesana».

Cosimo, parlaci dell’appuntamento di domenica.

«La Festa di Ringraziamento è un momento di grazia, di gioia e di condivisione aperto non solo agli aderenti del RnS, ma a tutti, dando la possibilità di conoscere da vicino il nostro movimento. Avremo la grazia di avere il nostro Vescovo e il coordinatore regionale di RnS, Gioacchino Lo Iacono. Ci sarà un programma anche per i più piccoli, il meeting per i bambini. Ragazze e ragazzi si prenderanno cura di loro, organizzando varie attività con a tema la fede. E poi i bimbi parteciperanno con noi alla Santa Messa».

Il Rinnovamento quanti fedeli conta in Diocesi?

«Gli aderenti sono circa 150, divisi in sette gruppi in base alla loro zona. I gruppi si trovano nelle varie parrocchie alla sera o al pomeriggio, durante la settimana, per la preghiera comunitaria carismatica, nonché per momenti formativi e di evangelizzazione. Durante l’anno, così come per la convocazione diocesana, viviamo insieme altre occasioni di condivisione del cammino. Il nostro stare insieme risulta il fondamento per essere comunità missionaria. Paolo VI, nel 1975 ha definito il Rinnovamento una “chance per la Chiesa”, e questa affermazione è stata via via confermata dai suoi successori».

Che cosa fa il Rinnovamento?

«Lavoriamo in sintonia con la Diocesi, il Vescovo e le Aggregazioni laicali. Approfondiamo il nostro percorso di fede e organizziamo eventi con gli altri gruppi di preghiera, movimenti e associazioni. Ad Alessandria il Rinnovamento offre il proprio servizio in carcere, momenti di evangelizzazione in strada, animazioni liturgiche e adorazioni eucaristiche. Attraverso progetti promossi dal livello nazionale, ha realizzato tre edizioni di evangelizzazione di piazza, la Tenda della Misericordia, e con la collaborazione dell’ufficio per la Famiglia ha organizzato altri appuntamenti come il pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia».

Cosa significa per te essere coordinatore diocesano?

«Significa conoscere e servire il Signore in modo più approfondito e alimentare con perseveranza il mio cammino spirituale. È una grande opportunità per convertire la mia vita attraverso il servizio alla Chiesa. In questo servizio non può che prevalere prima di tutto l’annunciare Gesù ai fratelli che insieme camminano con me, soprattutto ai più lontani. Vediamo fratelli sofferenti che, avvicinandosi al Rinnovamento e alla Chiesa, hanno cambiato la loro vita. Abbiamo visto le meraviglie della guarigione».

Progetti per il futuro?

«Vorremmo organizzare dei seminari di vita nuova “ad extra”, un percorso di conversione che risveglia la bellezza di essere cristiani, mette un nuovo amore e desiderio alla Parola di Dio e soprattutto rianima il dono del battesimo ricevuto attraverso la ricezione di una rinnovata preghiera di “effusione nello Spirito”. Stiamo pensando di farli in carcere, in ospedale, in strada. Questo è il nostro desiderio, e se è anche tra i progetti di Dio noi non ci tiriamo indietro… andremo dove vuole il Signore».

Un invito per la Festa del Ringraziamento di domenica?

«Vieni e vedi. Non te ne pentirai!».

Alessandro Venticinque

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